IL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO (DOC) E DISTURBI CORRELATI

IL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO (DOC) E DISTURBI CORRELATI

disturbo-ossessivo-compulsivo

CARATTERISTICHE

Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è caratterizzato da pensieri, dubbi, immagini o impulsi ricorrenti, non volute e invadenti, che spingono la persona ad attuare azioni ripetitive, materiali o mentali, per tranquillizzarsi e diminuire l’ansia causata dalle ossessioni stesse.

Il disturbo ossessivo compulsivo prevede l’esistenza di sintomi quali ossessioni e compulsioni.

  • Le ossessioni o pensieri ossessivi sono pensieri, immagini o impulsi che si presentano alla mente contro la propria volontà, ripetutamente, generando profondo disagio e stress. Le ossessioni del disturbo ossessivo compulsivo attivano emozioni quali ansia, disgusto e senso di colpa, per questo motivo i pazienti cercano di fare il possibile per rassicurarsi ed eliminare il proprio disagio emotivo.
  • Le compulsioni sono dei comportamenti messi in atto in modo “costrittivo” o “incontrollabile”, eseguiti da un soggetto in modo meccanico e irrefrenabile, come sintomo di una varietà di disturbi del comportamento e disturbi neurologici. Le compulsioni sono dette anche “cerimoniali” o “rituali” e sono comportamenti ripetitivi (come: controllare, lavare o lavarsi, mettere in ordine,…) oppure sono azioni mentali (come: pregare, ripetere formule, contare,…) atte a contenere il disagio emotivo provocato dalle ossessioni.

Il DOC colpisce tra il 2% e il 3% delle persone, non dipende dal sesso e può manifestarsi nell’infanzia, nell’adolescenza o nella prima età adulta (nella maggior parte dei casi comprare prima dei 25 anni).

Se non viene adeguatamente curato può cronicizzarsi e aggravarsi nel tempo.

Il disturbo presenta fasi alternanti di peggioramento e di miglioramento, in certi casi può aggravarsi e compromettere il regolare funzionamento in varie aree della vita.

Ad oggi le cause di questo disturbo non sono ancora chiare, ma si ipotizza che derivi da un interazione di fattori biologici, genetici, psicologici e sociali.

Il DOC è invalidante e rappresenta un vero e proprio problema perché:

– Le ossessioni sono presenti in maniera costante e non lasciano tregua: i pensieri non lasciano spazio per dedicarsi ad altro e rendono il soggetto esausto

– Il contenuto dei pensieri genera ansia e preoccupazione: molto spesso chi ne soffre ha il timore di essere esposto a pericoli o di essere in qualche modo esso stesso un pericolo, ha il timore di essere una persona cattiva o immorale

Per questo il disturbo ossessivo compulsivo ha ripercussioni sulla qualità della vita dell’individuo e va a compromettere le relazioni sociali e le possibilità lavorative o di studio della persona.




Esempi di disturbi ossessivi compulsivi:

  • Disturbo ossessivo compulsivo da controllo; timori e controlli ricorrenti di non aver dimenticato qualcosa, di non aver fatto un errore, di non aver danneggiato qualcosa..(es. controllare di aver chiuso la porta, di aver chiuso il gas, di aver preso le chiavi, di non aver scritto male qualcosa…)
  • Disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione ; paura che loro stessi o un familiare sia esposto al rischio di contagi o contaminazioni e possa ammalarsi, compulsioni di pulizia (es. lavarsi troppo spesso le mani, pulire eccessivamente le superfici e gli oggetti…)
  • Disturbo ossessivo compulsivo da ordine e simmetria; intolleranza al disordine e alla simmetria (es. libri, fogli, abiti, piatti, ecc.. devono risultare perfettamente allineati, simmetrici e ordinati secondo una certa logica)
  • Disturbo ossessivo compulsivo da superstizione eccessiva; gesti superstizioni portati all’eccesso, l’esito degli eventi dipende dal compimento di certi gesti e per annullare un effetto negativo il soggetto deve mettere in atto un determinato rituale
  • Ossessioni relative a pensieri tabù (ossessioni aggressive, sessuali, religiose); pensieri ossessivi riguardanti situazioni altamente improbabili che gli risulterebbero intollerabili da sopportare se si avverassero, di carattere sessuale, religioso, sociale.. (es. timore di diventare omosessuale o pedofilo)

CRITERI DIAGNOSTICI NEL DSM V

Con l’aggiornamento del Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali alla quinta edizione (DSM-5) il DOC che era precedentemente inserito nel capitolo dei disturbi d’ansia è stato inserito in una nuova categoria diagnostica denominata obsessive-compulsive and related disorders che comprende non solo il disturbo ossessivo compulsivo ma anche il disturbo da dismorfismo corporeo, il disturbo da accumulo (hoarding disorder), il disturbo da escoriazione (skin-picking) e la tricotillomania

DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO

Secondo il DSM-5 per poter fare diagnosi è necessario che l’individuo soddisfi i seguenti criteri:

  1. La presenza di ossessioni o compulsioni o entrambe.
  2. Le ossessioni e le compulsioni sono causa di grave perdita di tempo durante la giornata e minano il normale funzionamento sociale, relazionale e psicologico dell’individuo.
  3. I sintomi ossessivo-compulsivi non sono attribuibili  agli effetti fisiologici di una sostanza o di altra condizione medica.
  4. Il disturbo non è meglio giustificato da sintomi di altri disturbi mentali. (preoccupazioni eccessive nel Disturbo d’Ansia Generalizzato, preoccupazioni per l’apparenza nel Disturbo dismorfico del Corpo, difficoltà ad eliminare o separarsi da oggetti nel Disturbo da Accumulo, tirarsi i capelli nella Tricotillomania; Disturbo Skin-picking, stereotipie nel Disturbo del Movimento Stereotipato; comportamento alimentare ritualizzato nei Disturbi del Comportamento Alimentare; preoccupazione per sostanze o gioco d’azzardo nei Disturbi correlati all’uso di sostanze e dipendenza; preoccupazione di avere una malattia, come nel Disturbo d’Ansia Malattia, impulsi sessuali o fantasie nei Disturbi Parafiliaci; impulsività nel Disturbo Dirompente, del controllo degli impulsi e Disturbi della condotta; ruminazioni di colpa nel Disturbo Depressivo Maggiore; preoccupazioni deliranti nel Disturbo dello Spettro Schizofrenico e altri disturbi psicotici, o schemi ripetitivi di comportamento nel Disturbo dello Spettro Autistico)

E’ inoltre necessario

Specificare se: Con buono o sufficiente insight: L’individuo riconosce che le credenze sono sicuramente o probabilmente non vere o non possono essere vere Con scarso insight: L’ individuo pensa che le credenze siano probabilmente vere Con assente insight/credenze deliranti: L’individuo è del tutto convinto che le credenze siano vere

Specificare se: Correlato a Tic: L’individuo ha una storia attuale o passata di un Disturbo da Tic



DISTURBO DA DISMORFISMO CORPOREO

  • A. Preoccupazione per uno o più difetti percepiti relativi l’aspetto fisico che non sono osservabili o che appaiono lievi per gli altri
  • B. Nel corso del disturbo, l’individuo ha eseguito comportamenti ripetitivi (es. controllo specchio, stare in bagno eccessivamente, skin-picking, ricerca di rassicurazioni) o azioni mentali (confrontando il suo aspetto con quello di altri) in risposta alle preoccupazioni per l’aspetto
  • C. La preoccupazione causa disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre aree importanti del funzionamento
  • D. La preoccupazione per l’aspetto non è meglio spiegata da preoccupazioni con peso corporeo o in un individuo i cui sintomi soddisfano i criteri diagnostici per un Disturbo Alimentare

Specificare se:

Con dismorfismo muscolare: L’individuo è preoccupato all’idea che il corpo è troppo piccolo o non sufficientemente muscoloso. Questa specificazione viene usata anche se l’individuo è preoccupato per altre zone del corpo, come spesso accade.

Con buono o sufficiente insight: l’individuo riconosce che le credenze sono sicuramente o probabilmente non vere o che potrebbero non essere vere

Con scarso insight: L’individuo pensa che le credenze siano probabilmente vere • Con insight assente/convinzioni deliranti: l’individuo è assolutamente convinto che le proprie credenze siano vere.

DISTURBO DA ACCUMULO ( HOARDING DISORDER)

Il disturbo da accumulo definito in precedenza disposofobia (accaparramento compulsivo o accumulo patologico) è caratterizzato da un bisogno compulsivo di acquisire una notevole quantità di beni, anche se gli elementi sono inutili, pericolosi o insalubri. L’accaparramento compulsivo provoca impedimenti e danni significativi ad attività essenziali della vita domestica: mobilità, alimentazione, pulizia e sonno.

  • A. Persistente difficoltà ad eliminare o separarsi da oggetti, a prescindere dal loro valore reale
  • B. Questa difficoltà è dovuta al bisogno percepito di salvare gli oggetti e al disagio associato nel scartarli
  • C. Le difficoltà a gettare oggetti provoca l’accumulo di beni che sovraccaricano e ingombrano gli spazi vitali e compromettono sostanzialmente l’obiettivo del loro utilizzo. Se le aree vitali risultano ordinate, è solo per gli interventi di soggetti terzi (i membri della famiglia)
  • D. L’ accumulo causa disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre aree importanti del funzionamento (tra cui il mantenimento di un ambiente sicuro per sé e per gli altri)
  • E. L’ accumulo non è attribuibile ad un’altra condizione medica (lesioni cerebrali, disturbi cerebrovascolari)
  • F. L’ accumulo non è meglio spiegato da i sintomi di un altro disturbo mentale (ossessioni del Disturbo Ossessivo- compulsivo, diminuzione di energia nel Disturbo Depressivo Maggiore, deliri nella Schizofrenia o altri disturbi psicotici, deficit cognitivi nel Disturbo Neurocognitivo Maggiore, interessi circoscritti nel Disturbo dello Spettro Autistico)

Specificare se:

  • Con eccessiva acquisizione: se la difficoltà a scartare oggetti è accompagnata da eccessiva acquisizione di beni che non sono necessari o per i quali non c’è spazio disponibile

Specificare se:

  • Con buono o sufficiente insight: l’individuo riconosce che le convinzioni e i comportamenti relativi all’accumulo (difficoltà a scartare oggetti, disordine o di acquisizione eccessiva) sono problematici
  • Con scarso insight: l’individuo è per lo più convinto che le credenze e i comportamenti da accumulo non sono problematici, nonostante la prova del contrario
  • Con assente insight/convinzioni deliranti: l’individuo è completamente convinto che convinzioni e comportamenti relativi all’accumulo non sono problematici, nonostante la prova del contrario



TRICOTILLOMANIA

tricotillomania

La tricotillomania (dal greco θρίξ, thrìx – ‘capello’, τίλλω, tìllō – ‘strappare’ e μανία, manìa – ‘mania, ossessione’), anche nota come TTMtricomania o disturbo da strappamento di peli, è  caratterizzata da un persistente ed irrefrenabile bisogno di strapparsi capelli e/o peli di qualsiasi altra area del corpo, per ragioni non estetiche

  • A. Strapparsi ricorrentemente i propri capelli, con conseguente perdita degli stessi
  • B. Ripetuti tentativi di ridurre o interrompere tale comportamento
  • C. Tirarsi i capelli causa disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre aree importanti del funzionamento
  • D. Strapparsi i capelli o la perdita dei capelli non è attribuibile ad un’altra condizione medica (dermatologica)
  • E. Strapparsi i capelli non è meglio spiegato da i sintomi di un altro disturbo mentale (tentativi di migliorare un difetto percepito nel Disturbo Dismorfico del Corpo)

DISTURBO DA ESCORIAZIONI O DERMATILLOMANIA (SKIN-PICKING)

skin-picking

La dermatillomania (dal greco δέρμα, dèrma – ‘pelle’, τίλλω, tìllō – ‘strappare’ e μανία, manìa – ‘mania, ossessione’) o disturbo da escoriazione (in inglese skin picking o excoration disorder) è caratterizzata da un ripetitivo stuzzicamento della pelle che causa lesioni cutanee.

  • A. Ricorrente raccolta di pelle che causa lesioni cutanee
  • B. Ripetuti tentativi di ridurre o interrompere tale comportamento
  • C. La raccolta di pelle causa disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre aree importanti del funzionamento
  • D. La raccolta di pelle non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (es. cocaina) o di un’altra condizione medica (es. Scabbia)
  • E. La raccolta di pelle non è meglio spiegato da sintomi di un altro disturbo mentale (es. deliri o allucinazioni tattili in un Disturbo psicotico, i tentativi di migliorare un difetto nel Disturbo Dismorfico del Corpo, stereotipie nei Disturbi del movimento stereotipato)

PSICHIATRIA



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