Origine delle emozioni: da dove provengono le emozioni?

Origine delle emozioni: da dove provengono le emozioni?
Tutti hanno provato in prima persona le sensazioni che provoca un’emozione, ma non tutti sanno qual è l’origine neuroanatomica delle emozioni e quali sono i meccanismi e le aree celebrali sottostanti. In questo articolo andremo ad indagare le principale teorie e la neuroanatomia delle emozioni. Conoscere i meccanismi che le originano aiuta a comprendere come gestire le emozioni.



Cosa sono le emozioni?

L’emozione è la risposta ad uno stimolo rilevante per l’organismo. Comporta un’attivazione fisiologica inducendo cambiamenti nei pensieri e nei comportamenti. È un processo multi-componenziale basato sul meccanismo di causa ed effetto. L’emozione è caratterizzata da tre componenti principali: l’esperienza soggettiva, la risposta psicologica e, di seguito, la risposta di tipo comportamentale. L’intensità dell’emozione dipende dall’esperienza soggettiva dell’individuo.

Prime teorie sull’origine delle emozioni

Secondo le prime teorie l’emozione è stimolo specifica, ovvero un evento o uno stimolo genera un’emozione che può essere percepita o meno a seconda dell’importanza che ad essa viene associata.


Le principali teorie che hanno influenzato la scoperta dei processi emotivi sono:
La teoria periferica delle emozioni (James-1920): secondo l’autore le emozioni provengono dalla consapevolezza delle manifestazioni somatiche. L’emozione, secondo questa teoria, viene prima avvertita dal corpo e solo successivamente viene etichettata e riconosciuta.

La teoria centrale delle emozioni (Cannon e Bard): secondo questa teoria è lo stimolo emotigeno (interno: pensieri, ricordi, immagine mentale – esterno: evento piacevole o spiacevole, sorprendente, spaventoso ecc.) che scatena l’emozione. Lo stimolo attiverebbe specifici centri nervosi che a loro volta porterebbero alla sensazione soggettiva, all’attivazione del sistema nervoso autonomo e alle manifestazioni comportamentali.
Le teorie dell’appraisal: Quali sono i processi cognitivi che influenzano l’emozione? Secondo le teorie dell’appraisal e costruttiviste esiste una correlazione tra cognizione ed emozione. Secondo la teoria dell’appraisal le emozioni sono risposte adattive a stimoli che l’individuo ritiene rilevanti per sé e per il suo benessere.
La risposta a seconda dell’importanza data all’evento potrà essere generalizzata (poca importanza) o potrà essere un’emozione intensa (diversi aspetti importanti). Questo può spiegare perché c’è una grande differenza individuale nelle reazioni ad uno stesso evento.

Secondo queste teorie ad uno stesso stimolo possono corrispondere diverse emozioni. Al contrario allo stesso processo valutativo corrisponde la stessa emozione.

Secondo Scherer le fasi del ciclo emozionali sono:

  1. Valutazione cognitiva (appraisal): valutazione dello stimolo in base a bisogni, valori e obbiettivi
  2. Attivazione fisiologica (arousal): stato di attivazione dell’organismo come alterazioni del battito cardiaco, pressione arteriose ecc., causati dall’attività del sistema nervoso autonomo e dall’ormone
    adrenalina. Perché? L’attivazione ha uno scopo evoluzionistico, ovvero l’emozione ha lo scopo di motivarci a mangiare o a difenderci.
  3. Componente espressiva: l’uso di gesti, espressioni facciali e postura per comunicare informazioni relative al nostro stato affettivo
  4. Componente motivazionale o tendenza all’azione: provare un’emozione ci motiva a rispondere in un determinato modo a seconda dell’emozione provata
  5. Componente relativa all’esperienza soggettiva: riflessione sui cambiamenti che si sono verificati durante le fasi del ciclo emozionale

Origine delle emozioni: meccanismi alla base del processo emotivo

Valutazione delle emozioni

La valutazione delle emozioni può essere di tipo intrinseca o estrinseca. Intrinseca quando prende in considerazione le caratteristiche dell’oggetto/persona, tralasciando i bisogni interni dell’individuo. Nella valutazione estrinseca vengono invece rilevati i fattori che possono favorire i bisogni, desideri o obbiettivi.

Contagio emotivo

Il contagio emotivo è un processo conscio e inconscio tramite il quale le persone imitano le emozioni delle altre persone. Questo processo sembra essere dovuto ai neuroni specchio, presenti anche in altri animali. Le componenti di questo meccanismo sono la mimica, il feedback e il contagio.
A cosa serve? Questo meccanismo aiuta ad empatizzare con gli altri imitandone i sentimenti. Quando si riesce a comprendere a pieno il sentimento dell’altro siamo nella fase di feedback.

Tipologie di emozioni

Emozioni utili: rabbia, paura, tristezza, vergogna (usate per sopravvivere e adattive), servono ad attivare la risposta, per costruire connessioni sociali o per recuperare il proprio status quo (lutto, lavoro eccessivo).

Le emozioni estetiche, invece, vengono generate dal piacere della natura dell’oggetto, che si esprime attraverso opere d’arte o dall’ascolto di una canzone. Sono quelle emozioni che vengono generate senza un fine ed uno scopo specifico.

Origine delle emozioni: neuroanatomia delle emozioni

  • Sistema limbico/circuito neurale delle emozioni: è deputato alla ricezione delle informazioni che sono associate a memoria ed emozioni permettendone la rievocazione. È formato da strutture celebrali responsabili della “vita emotiva” ed è in associazione diretta con il sistema olfattivo. Non è un caso, infatti, che i ricordi più emotivamente importanti per noi ci vengano subito alla mente se odoriamo qualcosa piuttosto che vederlo. È chiamato anche cervello emotivo, perché è formato da strutture corticali e sottocorticali che sono strettamente correlate con i meccanismi di attacco/fuga, procreazione e alimentazione.


Il sistema limbico è responsabile dell’integrazione emotiva, istintiva e comportamentale. È situato nella corteccia cerebrale mediale. Le sue funzioni più importanti sono di modulazione dello stato affettive di base e dell’ansia, nelle situazioni di paura e aggressive, nei comportamenti alimentari e sessuali.

I sistema limbico, inoltre, attiva i neuroni ipotalamici che permettono il rilascio della corticotropina, che a sua volta libera ACTH, che influenza il funzionamento di cuore, vasi sanguiferi, colecisti, intestino e vescica.

  • Talamo: le informazioni emotive passano per il talamo per poi andare verso il cervello o il resto del corpo.
  • Ipotalamo: è collegato attraverso una via preferenziale all’ipofisi. La sua funzione è la produzione di ormoni e funge da motore d’azione per il sistema endocrino. L’ipotalamo attiva specifici ormoni a seconda dell’emozioni provata.
  • Ippocampo: si occupa dei meccanismi di memoria e apprendimento. Quando si sta vivendo un’esperienza emotiva l’ippocampo ha il compito di attivare il magazzino della memoria.
  • Amigdala: situata nel lobo temporale nella parte dorso mediale. È composta da un insieme di nuclei basolaterali, corticomediali ed il nucleo centrale. I nuclei amigdaloidei attraverso connessioni efferenti si collegano a fonti limbiche subcorticali (bulbo olfattorio, nuclei del setto, nuclei ipotalamici, talamo, la stria terminale e nuclei del tronco encefalico) e in modo afferente alle aree corticali (cortecce associative e sensitive, corteccia prefrontale, corteccia del cingolo e della formazione ippocampica del subiculum)


Lo stimolo quindi arriva al talamo, in seguito all’amigdala e infine alla corteccia. Le informazioni vengono inviate dall’amigdala al locus ceruleos che attiva l’ipotalamo ovvero l’attivazione fisiologica.

  • Sistema nervoso autonomo: è il responsabile dell’attivazione fisiologica. Presenta due afferenze una con il sistema nervoso simpatico (attivazione in situazioni di emergenza) e una con quello parasimpatico (distensione e rilassamento). Nel primo caso l’amigdala attiva il SNA e facilita il rilascio degli ormoni adrenalina e cortisolo. Coinvolge inoltre altri apparati permettendo un maggiore rilascio di zuccheri, accelerazione del battito cardiaco e rallenta la digestione. Nel secondo caso il SNA permette, dopo una forte emozione, il rallentamento del battito e diminuzione della pressione ecc.

Processi emotivi nell’amigdala

Le aree nervose funzionali associate alle emozioni sono diverse. L’amigdala, un organo a forma di mandorla, che si trova nell’area dorso-mediale del cervello, è responsabile non solo dell’attivazione in risposta ad un evento stressante/pauroso, ma è anche responsabile della rilevazione delle emozioni.

Perché è così importante l’amigdala per le emozioni? L’amigdala rileva lo stimolo che è stato precedentemente valutato come importante. I segnali che arrivano all’amigdala provengono da nuclei talamici sensoriali e riportano stimoli sensoriali interni o esterni. Lo stimolo attraversa il nucleo laterale dell’amigdala e dopo essere processato, il nucleo centrale dell’amigdala crea una
risposta emotiva.

L’amigdala serve soprattutto come “sistema di allarme” perché associa lo stimolo dannoso alla conseguenza dannosa per l’organismo e quindi genera proprio il segnare di allerta ovvero la paura (correlata al complesso amigdaloideo).

Origine delle emozioni: ruoli dell’amigdala

Nuovi studi hanno dimostrato come l’amigdala non è più deputata solo alla paura, ma le sue molteplici connessioni permettono di indurre la generazione di comportamenti emotivo-reattivi.
L’amigdala è coinvolta nell’elaborazione rapida e non raffinata di stimoli emotivi.

Infatti, l’amigdala è connessa alla corteccia prefrontale deputata alla decisione, alla pianificazione e all’adattamento. È inoltre collegata con l’ippocampo, i gangli basali, la corteccia perinale e quella entorinare, il prosencefali e l’ippocampo.

Si evince quindi che l’amigdala non è deputata solo alla reazione di paura ma ha un ruolo anche nelle decisione e nel giudizio di valore. L’amigdala riconosce quindi gli stimoli già identificati come rilevanti e guida il sistema nervoso all’associazione dello stimolo con l’emozione specifica.

Conclusione

Le emozioni sono frutto di un processo multi-componenziale. Per questo motivo l’origine delle emozioni è stata per molti anni ignota e sono state necessarie diverse teorie e studiosi per arrivare a trovare le evidenze scientifiche sopra riportate.


Bibliografia
LUCARELLI. L’emozione nelle neuroscienze. L’appraisal: dall’uomo al modello minimale e funzionale nell’agente robotico.

DE PASQUALE, CHIARA. Risposta emotiva ed empatica: un confronto teorico.

Autore

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