Il mentoring è un tipo di intervento di sostegno volto a favorire lo sviluppo positivo di un giovane attraverso una relazione tra un minore e un adulto che fornisce un sostegno e un aiuto non professionale.
Quali sono i protagonisti di un intervento di mentoring inteso quale programma di prevenzione in ambito scolastico
- Il mentor (o il gruppo dei mentori)
- Il mentee (o il gruppo dei mentee)
- L’organizzazione che implementa il programma
- Il luogo prescelto (es. la scuola)
- La famiglia del mentee
- Il quartiere
Il MENTOR è un volontario, una figura non istituzionale, che funge da modello positivo per il ragazzo/ragazza in difficoltà. Deve essere capace di creare un rapporto empatico di fiducia. Deve seguire un corso di formazione per affinare le sue capacità comunicative.
Ruoli del mentor
- Sostenere il/la giovane nell’attività scolastica
- Essere una figura di riferimento, un amico/un’amica, un fratello/una sorella maggiore, una persona con cui confrontarsi
- Conoscere bene il quartiere e la propria città
- Essere una persona con cui scoprire nuovi hobby e coltivare passioni
- Essere un compagno di gioco con cui condividere tempo libero e creare nuove amicizie
Il mentee
Il mentee è un bambino/bambina o un/una adolescente indicato dalla scuola, o dal contesto sociale, come maggiormente esposto al rischio di sviluppare in futuro comportamenti aggressivi o, in generale, di disadattamento.
Anche il mentee deve avere alcune caratteristiche che rendano possibile instaurare una relazione di mentoring:
- Il/la giovane deve avere un atteggiamento positivo verso il mentoring e la relazione
- Il/la giovane deve essere aperto al feedback e alle idee del mentore
- Il/la giovane deve avere fiducia
- Il/la giovane deve avere rispetto dei ruoli e del contesto
Le fasi del mentoring
- IDEAZIONE DEL PROGETTO E ATTIVAZIONE : consiste nell’ analizzare il contesto, creare il gruppo, nel contattare le scuole e nel proporre l’intervento alle scuole
- PROGETTAZIONE : individuazione degli obiettivi specifici del progetto, delle attività, delle tempistiche e formazione dei mentors
- REALIZZAZIONE : promozione del programma, individuazione dei ragazzi con difficoltà, selezione e formazione dei mentors, supervisione dei mentors
- VALUTAZIONE : valutazione di monitoraggio e valutazione di efficacia
La variabile di primaria importanza è rappresentata dalla qualità della relazione tra mentore e mentee, la quale deve essere caratterizzata da reciprocità, fiducia, rispetto ed empatia ; il successo della relazione dipende dall’interazione e dalle attività della coppia
Il benessere del mentee è raggiunto dall’azione interconnessa di 3 processi:
- Promozione dello sviluppo emotivo e sociale del mentee
- Potenziamento delle abilità cognitive del mentee (come: fornire nuove opportunità di apprendimento, stimolare nuove curiosità ed interessi, sperimentare nuovi compiti e sfide, confrontarsi grazie al dialogo col mentore, ecc.)
- Sviluppo di un’identità positiva nel mentee : il mentore può rappresentare per il mentee un modello, un “nuovo specchio sociale” entro cui riflettersi e dare forma alla propria identità
Durata della relazione
Le relazioni durano più a lungo quando:
- il mentor è di buon livello socio-economico
- il mentor ha già sperimentare successi in precedenti relazioni di aiuto
Invece generalmente le relazioni si interrompono prima quando:
- i ragazzi sono stati vittime di abusi fisici o sessuali
- il mentee è un adolescente di età più avanzata
Le cause di interruzione della relazione possono essere:
- Cambiamenti di residenza
- Laurea
- Cambiamenti nella struttura famigliare
- Troppa distanza sociale (etnia, socio-economica..)
- Scoraggiamento dovuto allo scarso apprezzamento mostrato
- Scoprire che l’impegnò richiesto è superiore a quanto previsto
- Percezione che la relazione sia poco rilevante
Gli effetti maggiori si ottengono quando:
- Si selezionano ragazzi a rischio usando fattori anche ambientali (es. livello socio-economico) e non solo individuali (es. rendimento scolastico)
- Ci si attiene alle linee guida fornite dal programma
- Si selezionano volontari che hanno già avuto esperienze positive di relazioni di aiuto
- Una relazione > di 12 mesi: comporta effetti postivi in termini di percezione dell’accettazione sociale, qualità delle relazioni familiari, percezione della competenza scolastica, autostima
- Una relazione tra i 6 e 12 mesi: produce effetti limitati
- Una relazione < di 3 mesi: incrementa i problemi del ragazzo
Difficoltà di gestione dei progetti di mentoring
- Difficoltà a reperire volontari
- Cambiamenti non previsti, in quanto il mentoring coinvolge vari attori per lunghi periodi di tempo
- Difficoltà nel gestire incontri tra le coppie di mentoring
- Formazione dei mentors, la quale deve essere sufficiente ed efficace ma non eccessiva
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE