La memoria è quella funzione psichica che ci permette di storicizzare e fissare le nostre esperienze interne ed esterne. La memoria costituisce il corrispettivo interno dell’oggetto esterno.
Si distinguono nel processo mnesico due momenti fondamentali:
La fissazione.
Consente di registrare i contenuti di coscienza, di conservare di essi tracce stabili (engrammi) e di aggiungerli a contenuti di memoria già esistenti.
La rievocazione
Permette di trarre dal materiale mnesico e di ricondurre alla coscienza determinati contenuti.
Ciò che caratterizza di più la memoria è la capacità di riprodurre un’esperienza passata, di riconoscerla e di localizzarla nel tempo e nello spazio, in altre parole di rivivere il passato della coscienza, con coloritura affettiva, riflessi percettivi ed ideativi; la memoria nella composizione del ricordo coinvolge quindi l’affettività, la percezione, l’ideazione etc.
Disturbi quantitativi
- Ipermnesia.
Consiste in un’ipertrofia delle capacità mnemoniche che può avere carattere permanente o transitorio.
L’ipermnesia transitoria è correlata a stati affettivi quali ansia o ipomania, deliranti, soprattutto di tipo paranoico, o a particolari stati di coscienza come stati crepuscolari, epilettici ed isterici.
- Amnesia.
Consiste in un deficit mnesico per lo più circoscritto ad un breve periodo del passato, amnesia lacunare, (amnesie psicogene) riguardante gli avvenimenti che sono seguiti, amnesia anterograda, o che hanno preceduto, amnesia retrograda, un determinato accadimento patologico; se i disturbi sono associati si parla di amnesia retro-anterograda (amnesie post-traumatiche).
Vi possono essere amnesie di fissazione e di rievocazione che vanno a costituire una sindrome dettasindrome amnesica; parte integrante del quadro amnesico è il fenomeno delle confabulazioni, consistente nella creazione di falsi ricordi per riempire le lacune mnesiche del passato recente.
Questa neoproduzione, accurata e fantasiosa, attinge a diversi frammenti della vita passata ed agli stimoli dell’ambiente. Le confabulazioni sono tipiche della sindrome di Korsakoff, e delle sindromi post-traumatiche. Va differenziata dalle confabulazioni la pseudologia fantastica che, invece, consiste in una costruzione intenzionale e dimostrativa, solitamente ampia e fantastica, consistente in una sovrapposizione di fatti reali ad eventi assai poco probabili e facilmente confutabili; essa è il prodotto diretto dell’immaginazione, di norma è di breve durata e viene rapidamente abbandonata quando il soggetto viene posto di fronte all’evidenza contraddittoria. Si ritrova in soggetti isterici o psicopatici, nei cosiddetti bugiardi patologici, e può concernere avventure galanti, imprese eccezionali, amicizie altolocate, talora parossisticamente amplificate fino ai massimi gradi d’inverosimiglianza
Disturbi qualitativi
- Illusioni della memoria
Sono deformazioni di engrammi realmente fissati, sono ricordi incompleti, falsati o inadeguati. Il passato viene fissato in modo distorto, alcuni caratteri sono accentuati, altri minimizzati in funzione della tonalità affettiva o di alcuni contenuti ideici. Frequenti anche negli individui normali si trovano nel pensiero olotimico, melancolia, mania:paradigmatica è la rievocazione dolorosa del depresso in cui vi è una rievocazione in chiave autoaccusatoria, pessimistica del passato, o quella in cui, sotto la spinta di idee deliranti, schizofrenia, paranoia, si ha una falsificazione retrospettiva.
- Allucinazioni della memoria
Consistono in falsi riconoscimenti in cui viene attribuito il significato di ricordo ad una situazione nuova mai vissuta; si può riscontrare in soggetti normali in particolari condizioni di stanchezza e di emotività, ma è di frequente riscontro anche nella schizofrenia e nell’epilessia temporale.
Vi sono poi i falsi ricordi; questi disturbi sono sorretti da una attività fantastica nella quale coesistono difficoltà a fissare i ricordi e facile suggestionabilità; si possono trovare anche per effetto di un pensiero olotimico o delirante.
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