Cos’è l’HHC e quali sono i rischi connessi all’uso

Cos’è l’HHC e quali sono i rischi connessi all’uso. L’ HHC, sintetizzato per la prima volta dal chimico statunitense Roger Adams nel 1944, è un cannabinoide presente in quantità molto limitate nella cannabis. Per questa ragione, essendo anche difficile ed costoso l’estrazione, viene prodotto in laboratorio; per questo motivo l’HHC è considerato un “cannabinoide semisintetico“.

Esaidrocannabinolo-HHC

Recentemente, i prodotti con HHC sono stati venduti come derivati della canapa e hanno avuto un grande successo sul mercato della cannabis.

Questi prodotti sono pubblicizzati come sostituti “legali” del THC e della cannabis e sono disponibili in una varietà di marche allettanti, tra cui canapa spruzzata o miscelata con HHC, che assomiglia nell’aspetto e nell’odore alla cannabis “reale”, così come vapes e prodotti commestibili.

L’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (OEDT) e le agenzie degli Stati membri sono preoccupati per l’aumento dei prodotti contenenti HHC sul mercato e recentemente la Finlandia ne ha vietato la produzione e la commercializzazione.

La notevole diffusione della sostanza e la sua frequente presenza in distributori e negozi porta molte persone a chiedersi cosa sia l’HHC e quali siano i suoi effetti sull’uomo.

Questo articolo esaminerà gli effetti dell’HHC, la sicurezza dell’HHC, gli aspetti legali legati al suo utilizzo e i rischi tossicologici associati. Inoltre, analizzeremo le differenze tra il CBD e il THC rispetto all’HHC.

Struttura chimica dell’Esaidrocannabinolo (HHC)

L’Esaidrocannabinolo (HHC) è un composto chimico appartenente alla famiglia dei cannabinoidi, un gruppo di sostanze psicoattive presenti nelle piante di cannabis.

Come molti altri cannabinoidi, l’HHC agisce sui recettori cannabinoide del sistema nervoso centrale e periferico, modificandone le funzioni e causando effetti fisiologici e psicologici.

La struttura chimica dell’HHC è composta da un anello di benzene con un ponte alifatico lungo tra il secondo e il terzo atomo di carbonio.

Questo ponte conferisce all’HHC una conformazione tridimensionale particolare che lo rende differente dagli altri cannabinoidi, come il tetraidrocannabinolo (THC) o il cannabidiolo (CBD).

Inoltre, l’HHC ha due gruppi funzionali molto importanti nella sua struttura: uno eterociclico (piridilmetile) e uno alcolico (idrossile). Questi gruppi funzionali sono fondamentali per la sua attività farmacologica, poiché sono responsabili della sua interazione con i recettori cannabinoide e della sua metabolizzazione.

L’attività farmacologica dell’HHC è stata studiata soprattutto negli ultimi anni, anche se si sa ancora poco sulla sua reale efficacia terapeutica e sui suoi effetti collaterali.

Tuttavia, alcune ricerche preliminari suggeriscono che l’HHC potrebbe avere proprietà antinfiammatorie ed analgesiche, oltre ad avere effetti psicoattivi e di modulazione dell’appetito.

In definitiva, l’HHC rappresenta uno dei tanti cannabinoidi presenti nella cannabis, ma la sua struttura chimica particolare e le sue proprietà farmacologiche ne fanno un composto di interesse scientifico e terapeutico.

Tuttavia, per comprendere appieno i suoi effetti e la sua sicurezza d’uso sono necessarie ulteriori ricerche.

La produzione dell’HHC: Un processo di creazione

Il processo di produzione dell’HHC prevede la miscela di un estratto di cannabis contenente cannabinoidi e altri composti con idrogeno all’interno di un contenitore pressurizzato. L’idrogeno, in modo naturale, rompe il doppio legame carbonio-carbonio dei cannabinoidi, generando un olio dal colore dorato scuro chiamato HCO (olio di cannabis idrogenato).

Al fine di accelerare il processo di idrogenazione, i produttori solitamente impiegano catalizzatori, che favoriscono la reazione tra il gas idrogeno e i cannabinoidi presenti in modo naturale. I catalizzatori comunemente utilizzati a tale scopo includono nichel, platino, palladio e iridio. Questa scelta mira a rendere il processo di produzione dell’HHC più rapido ed efficiente.

HHC e THC a confronto: Le differenze essenziali

Nonostante le loro similitudini strutturali, l’HHC e il THC presentano alcune differenze fondamentali che li distinguono come composti distinti.

Innanzitutto, sebbene entrambi siano presenti naturalmente nella pianta di cannabis, l’HHC viene ottenuto come un derivato del THC mediante idrogenazione. Questo processo conferisce all’HHC atomi di carbonio idrogenati, un legame carbonio supplementare e un atomo di estere, a differenza del THC.

Queste piccole differenze molecolari potrebbero rendere l’HHC un composto più stabile e con una maggiore conservazione nel tempo, poiché risulta meno suscettibile alla degradazione naturale in CBN, che può invece verificarsi nel THC quando esposto alla luce e/o al calore.

Un’altra discrepanza significativa da sottolineare è che il THC presente sul mercato deriva principalmente dalla cannabis utilizzata a fini medici o ricreativi, mentre l’HHC disponibile deriva dalla canapa. Questa distinzione consente ai produttori e ai rivenditori di evitare alcune leggi che regolano o vietano il THC.

Infine, la similitudine strutturale tra i due composti potrebbe spiegare perché l’HHC si lega ai recettori CB1 e CB2 in modo simile al THC, producendo effetti simili ma di entità leggermente inferiore.

Differenze tra HHC, THC e CBD: Effetti e proprietà

Fino a pochi anni fa, quando si parlava di cannabis si pensava immediatamente alla presenza di THC, il tetraidrocannabinolo, la sostanza psicoattiva che conferisce alla marijuana il suo potere allucinogeno.

Tuttavia, negli ultimi tempi si è iniziato a parlare anche di altri due composti presenti nella cannabis: l’HHC, o esaidrocannabinolo, e il CBD, o cannabidiolo. Ma quali sono le differenze tra questi tre cannabinoidi?

Partiamo dalla sostanza più nota, il THC. Questo composto è responsabile degli effetti “acuti” della cannabis: le sensazioni di euforia, rilassamento e alterazione sensoriale che la maggior parte degli utenti cerca.

Tuttavia, il THC può anche causare effetti collaterali indesiderati come la paranoia o l’ansia e può essere pericoloso in grandi quantità.

L’HHC è stato introdotto come alternativa meno psicoattiva al THC in quanto non è associato agli effetti allucinogeni tipici del THC. Inoltre, l’HHC sembra avere un’attività cannabinoidica simile a quella del CBD.

Per quanto riguarda il CBD, questo composto è completamente diverso dal THC. Il CBD non ha effetti allucinogeni e non causa dipendenza. Al contrario, sembra avere una vasta gamma di proprietà terapeutiche tra cui la riduzione dell’ansia e dello stress e la capacità di alleviare i sintomi della depressione. Inoltre, il CBD sembra avere un’attività antinfiammatoria, analgesica e antiossidante.

In generale, quindi, sono molte le differenze tra THC, HHC e CBD.

Mentre il THC è noto per i suoi effetti allucinogeni, l’HHC sembra essere una sostanza meno psicoattiva. Il CBD, invece, sembra avere proprietà terapeutiche che lo rendono un ingrediente interessante anche al di fuori del contesto della cannabis.

Tuttavia, è importante ricordare che la ricerca sulle proprietà e gli effetti di questi composti è ancora in corso e che c’è ancora molto da imparare sulle potenzialità della cannabis come medicina.

HHC: Effetti e controindicazioni dell’assunzione

Nonostante la sicurezza dell’HHC sia ancora in fase di studio, ci sono alcuni rischi tossicologici potenziali che gli utenti dovrebbero essere consapevoli. Come con qualsiasi sostanza psicoattiva, gli effetti dell’HHC possono variare da individuo a individuo e dipendono da diversi fattori, tra cui la genetica, la tolleranza e il dosaggio.

Poiché l’HHC è una sostanza che solo recentemente ha attirato l’interesse dei consumatori, attualmente non esiste una regolamentazione che ne protegga il consumo, né sono disponibili studi che confermino gli effetti reali e le possibili controindicazioni derivanti dal suo utilizzo.

Tuttavia, basandoci sulle opinioni di esperti e produttori che spesso lo associano al THC, possiamo delineare alcune caratteristiche e potenziali effetti sulla fisiologia umana.

I produttori sostengono che l’HHC presenti una certa affinità con i recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide umano e che, legandosi a tali recettori, il composto induca gli stessi effetti del THC, tra cui:

  • Alterazioni percettive
  • Euforia e sensazione di sballo
  • Aumento dell’appetito
  • Sensazione di stanchezza
  • Alterazioni dell’umore
  • Sensazione di ebbrezza e confusione

Per quanto riguarda i potenziali effetti collaterali dell’HHC, è ancora difficile stabilirli con certezza per la stessa ragione menzionata in precedenza.

Nonostante la scarsità di fonti che analizzano specificamente questa sostanza, è possibile osservare alcuni effetti simili a quelli del THC dovuti all’affinità dell’HHC con esso. Infatti, numerosi consumatori hanno riportato gli stessi effetti collaterali del THC, tra cui ansia, secchezza delle fauci, occhi rossi e secchi, paranoia, insonnia e aumento dell’appetito.

Effetti avversi dell’Esaidrocannabinolo

La potenza maggiore dell’Esaidrocannabinolo rispetto al THC può portare ad effetti avversi più intensi e prolungati nell’utilizzatore. Alcuni degli effetti avversi dell’Esaidrocannabinolo includono:

Psicosi

L’utilizzo di Esaidrocannabinolo può aumentare il rischio di psicosi. La psicosi è una condizione che provoca allucinazioni, deliri e comportamenti irrazionali. Gli individui che hanno una predisposizione alla psicosi possono sviluppare questa condizione anche con una singola assunzione di Esaidrocannabinolo.

Effetti Cardiovascolari

L’Esaidrocannabinolo può causare effetti cardiovasculari indesiderati. In particolare, l’utilizzo di questo cannabinoide può aumentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, aumentando il rischio di infarto e ictus.

Danni al Cervello

L’Esaidrocannabinolo ha dimostrato di avere effetti negativi sul cervello umano. L’utilizzo di questo composto può causare danni alle cellule cerebrali e portare a problemi cognitivi a lungo termine.

Complicanze dell’uso di Esaidrocannabinolo

Oltre agli effetti avversi, l’uso di Esaidrocannabinolo può portare a complicanze significative per l’individuo e la società in generale. Alcune delle complicanze più importanti sono:

Dipendenza

Come altri cannabinoidi l’Esaidrocannabinolo può creare dipendenza. L’utilizzo ripetuto del composto può portare ad una tolleranza crescente, il che significa che gli individui devono assumere quantità sempre maggiori per raggiungere gli stessi effetti. Ciò aumenta il rischio di dipendenza e porta ad un ciclo negativo che è difficile da rompere.

Impatto sulla Salute Mentale

L’utilizzo di Esaidrocannabinolo può avere un impatto negativo sulla salute mentale dell’individuo. La dipendenza, gli effetti avversi e il rischio di psicosi possono tutti contribuire ad aumentare il rischio di problemi di salute mentale come l’ansia e la depressione.

Rischio per la Sicurezza Pubblica

L’utilizzo di Esaidrocannabinolo può rappresentare un rischio per la sicurezza pubblica. L’effetto psicotropo del composto può influire sul comportamento dell’individuo e portarlo ad agire in modo potenzialmente pericoloso o violento.

Legge ed accessibilità dell’HHC nel mercato della cannabis

La regolamentazione e l’accessibilità dell’Esaidrocannabinolo (HHC) è un tema che suscita molte controversie nel mercato della cannabis. Ci sono diverse leggi e normative di cui tenere conto quando si tratta di regolare la vendita e la distribuzione dell’HHC. Uno dei principali punti di preoccupazione è l’effetto che le leggi sulla cannabis hanno sulla salute pubblica. L’accessibilità dell’HHC nel mercato della cannabis deve essere bilanciata con la sicurezza pubblica.

Mentre alcuni paesi considerano l’HHC un cannabinoide illegale (ad esempio la Finlandia), altri lo classificano come una sostanza controllata o lo considerano legale per uso terapeutico. In Italia, ad esempio, la legislazione riguardante i cannabinoidi sintetici è in continua evoluzione e può variare tra le diverse regioni. Pertanto, è fondamentale consultare le leggi locali prima di utilizzare prodotti contenenti HHC

Conclusioni

La pericolosità dell’esaidrocannabinolo (HHC) è ancora oggetto di studio e non sono disponibili dati completi e definitivi sulla sua sicurezza e tossicità. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni importanti da tenere presente:

  1. Sintetico e non regolamentato: L’HHC è un composto sintetico che non si trova naturalmente nella pianta di cannabis. Poiché è una creazione artificiale, non è regolamentato come la cannabis o i suoi derivati naturali. Ciò significa che non ci sono linee guida o standard di sicurezza stabiliti per l’HHC, né sono stati condotti studi approfonditi sul suo impatto sulla salute umana.
  2. Potenziale per effetti imprevedibili: Poiché l’HHC è una sostanza sintetica, i suoi effetti sul corpo e sulla mente possono essere imprevedibili e diversi rispetto a quelli dei cannabinoidi naturali. Questo aumenta il rischio di effetti collaterali imprevisti o dannosi, specialmente considerando la mancanza di studi approfonditi.
  3. Rischi per la salute: L’uso di cannabinoidi sintetici in generale è associato a una serie di rischi per la salute. Questi possono includere gravi reazioni avverse, come intossicazione acuta, ansia grave, attacchi di panico, aumento del rischio di comportamenti suicidi, problemi cardiaci, danni polmonari e disturbi psicotici. La mancanza di dati specifici sull’HHC implica che questi rischi possono anche applicarsi a questo composto.
  4. Legalità e monitoraggio: L’HHC potrebbe essere considerato illegale in molti paesi, poiché potrebbe essere classificato come un composto sintetico controllato. L’uso e la vendita di sostanze contenenti HHC possono comportare conseguenze legali. Inoltre, la mancanza di regolamentazione significa che non ci sono controlli sulla qualità, sulla purezza o sulla concentrazione del composto, aumentando ulteriormente i rischi per la salute.
  5. Mancanza di informazioni: A causa della recente scoperta e dell’uso limitato dell’HHC, le informazioni disponibili sulla sua pericolosità sono limitate. La comunità scientifica deve condurre ulteriori studi per comprendere meglio gli effetti e i rischi associati all’HHC.

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