COSA SONO I CANNABINOIDI
I cannabinoidi sono composti chimici di origine naturale o prodotti industrialmente in grado di interagire con il sistema endocannabinoide
Quando si parla di cannabinoidi bisogna distinguere tra :
- fitocannabinoidi, molecole presenti nella pianta della cannabis
- endocannabinoidi, un sistema fisiologicamente presente nel nostro corpo al quale si legano alcuni, ma non tutti, i fitocannabinoidi
- cannabinoidi sintetici cioè molecole sintetizzate in laboratorio la cui struttura chimica può assomigliare a quella dei cannabinoidi presenti in natura. I cannabinoidi sintetici possono legarsi ai recettori dei cannabinoidi e produrre effetti simili ai cannabinoidi
I fitocannabinoidi
La pianta della Cannabis contiene più di 500 molecole di interesse farmaceutico di cui attualmente ne sono state identificate solo una parte. Solo alcune di queste molecole possiedono un effetto farmacologico mentre la maggior parte non agisce su sistema endocannabinoide.
L’effetto farmacologico di queste molecole è dato dall’interazione tra i “principi attivi” ed i “principi coadiuvanti” costituiti dai terpeni e dai flavonoidi
Attualmente sono stati identificati circa 70 cannabinoidi e 140 terpeni presenti in concentrazione variabile in relazione alla qualità della pianta.
I terpeni sono molecole volatili, presenti in tutto il modo vegetale, che danno ad ogni pianta il suo caratteristico odore e sapore. Nella Cannabis sono stati identificati circa 140 terpeni tra cui, fra i monoterpeni, dominano il mircene e il limonene seguiti da ocimene, terpinolene, pinene, mentre tra i sesquiterpeni i principali sono il cariofillene, umulene e elemene.
I flavonoidi sono fenoli policiclici aromatici e circa 23 comuni flavonoidi sono stati ritrovati nella Cannabis tra cui apigenina, luteolina, quercetina e kampferolo. La cannaflavina A e B sono prodotte solo dalla Cannabis.
I cannabinoidi sono una classe particolare di terpenofenoli a 21 atomi di carbonio (C21) presenti esclusivamente nella Cannabis
Dei 70 cannabinoidi identificati il cannabinoide principalmente conosciuto è il THC, responsabile degli effetti psicotropi della pianta, ma ci sono moltissimi altri cannabinoidi, i più importanti sono:
- il tetraidrocannabinolo (THC, Δ9-THC)
- il cannabidiolo (CBD)
- la tetraidrocannabivarina (THCV)
- il cannabinolo (CBN)
- il cannabicromene (CBC)
- il cannabiciclolo (CBL)
- il cannabielsoino (CBE)
- il cannabigerolo (CBG)
- il cannabinidiolo (CBND)
- il cannabitriolo (CBT)
- la cannabivarina (CBV)
- la cannabidivarina (CBDV)
- la cannabicromevarina (CBCV)
- la cannabigerovarina (CBGV)
- il cannabigerolo monoetiletere (CBGM)
- il tetraidrocannabiforolo (THCP)
- il cannabidiforolo (CBDP)
THC e CBD sono state le componenti più studiate sia dal punto di vista degli effetti che del possibile uso medico
Il Δ9-Tetraidrocannabinolo (Δ9-THC) fu isolato per la prima volta nel 1964 da da Raphael Mechoulam, Yechiel Gaoni, e Habib Edery dall’istituto Weizmann in Israele.
Il cannabinolo (CBD) è invece un artefatto prodotto dalla degradazione del THC. A differenza del THC il cannabidiolo non è psicoattivo.
Il cannabidiolo, non interagisce con nessuno dei recettori del sistema endocannabinoide. Ha un proprio meccanismo di azione (blocco dei recettori GPR55 la desensitizzazione del canale ionico TRPV1 e la inibizione del reuptake della adenosina) questi tre fenomeni contribuiscono alla riduzione della neuroeccitabilità neuronale.
Gli endocannabinoidi
Le prime evidenze dell’esistenza di un sistema endocannabinoide risalgono alla fine degli anni 80 quando vennero identificati i vari sistemi neuronali che utilizzano gli endocannabinoidi.
Il sistema degli endocannabinoidi è un importante sistema neuromodulatorio presente nell’organismo dell’uomo e della maggior parte delle specie animali (ad esclusione degli insetti) sia al livello del sistema nervoso centrale che di quello periferico ed è coinvolto in numerose funzioni fisiologiche.
Questo sistema di neuromodulazione è in grado di regolare l’eccitabilità neuronale mediante inibizione della comunicazione attraverso giunzioni comunicanti o mediante interazioni con le trasmissioni GABA-ergica, serotonergica, glutamatergica e dopaminergica.
I due principali recettori cannabinoidi, il CB1 e il CB2, furono identificati all’inzio degli anni ’90, il CB1 da Matsuda (nel 1990) e il CB2 da Munro (nel 1993)
I recettori CB1 sono principalmente presenti in tutte le aree del Sistema Nervoso Centrale .
Si trovano, in concentrazione decrescente, nel bulbo olfattorio, nel cervelletto, nell’ippocampo, nei gangli di base, nella corteccia, nell’amigdala, nell’ipotalamo, nel talamo e nel peduncolo cerebrale.
Nella maggior parte delle aree cerebrali i recettori CB1 sono espressi nelle terminazioni presinaptiche dei neuroni GABAergici e Glutammatergici.
I recettori CB1 sono anche presenti nel Sistema Nervoso Periferico e in quasi tutti gli organi e tessuti, incluso il tratto gastrointestinale, il cuore, il fegato, il tessuto adiposo, i polmoni, il surrene, la muscolatura liscia e scheletrica e gli organi riproduttivi maschili e femminili.
Contrariamente ai recettori CB1, i recettori CB2 sono relativamente scarsi a livello del Sistema Nervoso Centrale mentre sono abbondantemente espressi nelle cellule del sistema immunitario e in organi periferici importanti per le risposte immunitarie quali milza, tonsille, timo e nel tratto gastrointestinale. A livello del sistema immunitario, questi recettori sono responsabili della modulazione del rilascio di citochine, implicate nella risposta immunitaria e infiammatoria.
La scoperta dei recettori cannabinoidi ha stimolato la ricerca dei loro possibili ligandi endogeni, gli endocannabinoidi.
Il primo endocannabinoide è stato isolato nel 1992 da Devane e gli è stato dato il nome di Anandamide ( N-arachidonil-etanolamina o AEA)
Nel 1995 è stato poi identificato da Mechoulam un secondo ligando endogeno dei recettori cannabinoidi, il 2-arachidonil-glicerolo (2-AG) .
Negli anni seguenti sono stati identificati altri endocannabinoidi: il 2-arachidonil-gliceril-etere (2-AGE), l’O- arachidonil-etanolamina (Virodamina), l’ N-arachidonil-dopamina (NADA), l’Oleamide (OA), l’ N- oleoiletanolamina (OEA) e l N-palmitoiletanolamina (PEA).
Il 2-AG è un agonista completo dei recettori CB1 e CB2 invece l’anandamide è un agonista parziale di questi recettori
Questi due neurotrasmettitori possono essere considerati atipici perchè non sono preformati e conservati all’interno delle vescicole presinaptiche rilasciate “on demand” a seguito di uno stimolo elettrico ma sono sintetizzati e immediatamente liberati dalla membrana del neurone postsinapstico in seguito alla stimolazione di recettori postsinaptici andando poi a stimolare i recettori dei cannabinoidi presenti sul terminale presinaptico.
Questa azione ha come conseguenza una inibizione della liberazione del neurotrasmettitore della terminazione presinaprica. Il sistema di neurotrasmissione cannabinergica svolge quindi una funzione di modulazione delle trasmissioni sinaptiche in particolare per quanto riguarda l’ Acido Glutammico e il GABA
I recettori degli endocannabinoidi hanno un ruolo importante in diverse funzioni fisiologiche e sono presenti in tutto in sistema nervoso centrale così come negli organi periferici, tratto gastro intestinale, fegato, muscolatura scheletrica sistema riproduttivo, muscolatura scheletrica ed elementi del sistema immunitario.