MATTEO LANCINI : Bibliografia
Matteo Lancini è uno psicologo e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica. Presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano e docente presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca e presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica di Milano. È direttore del Master “Prevenzione e trattamento della dipendenza da internet in adolescenza” e insegna nella Scuola di formazione in Psicoterapia dell’adolescente e del giovane adulto del Minotauro.
Gli adolescenti odierni smentiscono gli stereotipi. Non si arrabbiano se le prospettive economiche sono fosche e se una pandemia li costringe a rinunciare a esperienze importanti. Identificati con le fragilità degli adulti, sono stati abituati fi n da piccoli a non frequentare cortili e parchi dove avrebbero potuto farsi male. Per questo si sono inventati piazze virtuali, in cui sperimentare la propria identità nascente. Gli adulti hanno obiettato che non andava bene, che erano diventati dipendenti da internet. Poi internet si è rivelato indispensabile e la mancata accensione della telecamera è stata considerata assenza dalla scuola, il cui portone era in realtà chiuso, come se fossero gli adolescenti il motore della diffusione del male. Avrebbero potuto arrabbiarsi, invece niente. Gli adolescenti non sono più trasgressivi, si sono responsabilizzati di fronte a adulti confusi, ma che provano ogni giorno a voler bene a ragazze e ragazzi. Forte della propria esperienza di psicologo e psicoterapeuta, l’autore delinea il ritratto più aggiornato di giovani e giovanissimi e indica agli adulti la strada da percorrere per svolgere al meglio il proprio ruolo.
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Cosa serve ai nostri ragazzi. I nuovi adolescenti spiegati ai genitori, agli insegnanti, agli adulti – 2020
Narcisisti schivi e rinchiusi in se stessi, spiriti fragili e spavaldi, apatici e indisciplinati, ragazzi iperconnessi eppure soli. Sono molti i paradossi che sembrano contraddistinguere questa nuova generazione di adolescenti, di fronte ai quali gli adulti si trovano spesso impreparati. Capita così che genitori e insegnanti nascondano le proprie carenze di educatori dietro inutili gesti autoritari o inveiscano contro il potere ormai fuori controllo di tecnologie mobili ed ecosistemi digitali, di cui, nella maggior parte dei casi, sono loro stessi assidui frequentatori. Gli adolescenti degli anni zero, usciti da un’infanzia ovattata e ricca di privilegi, non utilizzano più il conflitto e la trasgressione per affermare se stessi. Sono, invece, ostaggio di ideali presto disillusi e aspettative smisurate e scontano la mancanza di figure autorevoli capaci di guidarli nel loro percorso evolutivo. Il cyberbullismo, il ritiro sociale, l’autolesionismo, la bulimia e l’anoressia sono solo alcuni dei modi in cui si manifesta una sofferenza nascosta e trascurata. Psicoterapeuta con anni di esperienza clinica, Matteo Lancini ci spiega con semplicità come e perché gli adolescenti di oggi sono così diversi da quelli di ieri, confutando miti affettivi e stereotipi infantilizzanti, e ci invita ad aprirci all’ascolto per capire cosa serve davvero ai nostri ragazzi.
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Abbiamo bisogno di genitori autorevoli. Aiutare gli adolescenti a diventare adulti – 2020
L’adolescenza è un periodo di sconvolgimenti fisici e di profonde rivoluzioni psichiche (a partire dal bisogno di sviluppare la propria identità) che finisce per stravolgere gli equilibri di tutta la famiglia. Una trasformazione che implica la ridefinizione, talvolta traumatica, dei ruoli non solo del ragazzo, ma anche dei suoi genitori.
Gli adolescenti di oggi sono nati e cresciuti in un ambiente molto differente da quello dei loro padri e delle loro madri. È mutato lo scenario sociale in cui viviamo, ma è cambiato anche lo scenario privato: dalla famiglia delle regole si è passati a quella che promuove la creatività e la capacità relazionale dei figli, favorendo talvolta in loro il narcisismo e un’intrinseca fragilità, pur sotto i modi apparentemente spavaldi, sprezzanti e spregiudicati, e innescando una crisi adolescenziale di difficile soluzione.
Ecco allora che i genitori spesso tentano di stabilire un tardivo «governo del no», rieditando modelli educativi che non condividono veramente. Se le punizioni, le botte, perfino le urla sono state bandite dal «galateo educativo» della nuova famiglia, non ha senso imporre i famosi «no che aiutano a crescere» proprio in questa delicata fase della vita. I divieti degli adulti vengono infatti vissuti dagli adolescenti come gesti sadici, ispirati dalla volontà di negare lo sviluppo, l’affermazione di sé e la capacità di decidere in autonomia. Il percorso di crescita si carica allora di tensioni nei ragazzi e di senso di delusione e di impotenza nei genitori, preoccupati da alcuni comportamenti, apparentemente ingiustificati: dall’insuccesso scolastico alla chiusura in se stessi, dall’uso di sostanze ai disturbi alimentari, dall’isolamento fisico nella propria stanza, come nei sempre più diffusi casi di ritiro sociale, all’ossessivo utilizzo di internet, blog o social network, fino ai gesti autolesivi.
Forte della sua lunga esperienza a contatto con i ragazzi, Matteo Lancini traccia un quadro esaustivo dei problemi legati alle crisi adolescenziali e, grazie anche al racconto di casi esemplari, suggerisce a genitori, insegnanti e educatori come prestare ascolto alle esigenze e ai pensieri dei ragazzi senza pregiudizio, come favorire la loro autonomia e la loro responsabilità senza mai lasciarli soli davanti ai problemi, come intervenire in modo adeguato nelle situazioni più critiche. Perché se c’è qualcosa di cui gli adolescenti in crisi hanno davvero bisogno sono adulti autorevoli, insieme ai quali definire il loro progetto futuro.
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L’idea di questo libro nasce dall’incontro quotidiano degli autori, professionisti impegnati nella clinica e nella formazione, con giovani adulti in condizione di disagio: persone fra i venti e i trent’anni alla difficile ricerca di un’identità sociale, non in grado di elaborare autonomamente la conflittualità adolescenziale e di acquisire in forma stabile le caratteristiche tradizionalmente riconducibili all’età adulta. Il volume analizza e descrive i tratti specifici di questa fase del ciclo di vita, differenziandoli da quelli adolescenziali, sia rispetto alla fisiologia della crescita sia rispetto alla qualità della sofferenza psicologica, in una prospettiva psicodinamica ed evolutiva. L’età del giovane adulto è definita “terza nascita” in quanto successiva alla seconda nascita dell’adolescenza: un modo evocativo per sottolineare come la realizzazione del Sé sociale, in questa fase di crescita, rappresenti un compito evolutivo cruciale per la definizione e costruzione dell’identità dell’individuo. Una “terza nascita” sulla quale è necessario riflettere a partire dal contesto affettivo, relazionale e sociale in cui avviene.
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Figli di internet. Come aiutarli a crescere tra narcisismo, sexting, cyberbullismo e ritiro sociale – 2022
di Matteo Lancini e Loredana Cirillo
“Figli di Internet”, guida illustrata di auto aiuto, completa e di facile utilizzo, risponde ai dubbi di genitori di preadolescenti e adolescenti sul rapporto dei propri figli con internet e con i social. Descrive come la rete, i social e i videogiochi facciano parte della quotidianità dei ragazzi, e indica ai genitori la strada per aiutarli a comprendere come intervenire per cercare di stabilire regole, proteggerli dai pericoli della rete e educarli a utilizzare al meglio questi mezzi. L’incompleto processo di maturazione cerebrale dell’adolescente non giustifica interventi esclusivamente basati sull’imposizione di limiti e sul controllo delle azioni. Solo la comprensione empatica e la responsabilizzazione possono promuovere nei ragazzi decisioni e comportamenti ragionevoli, rispettosi di sé, dell’altro e del senso civico.
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L’adolescenza è una fase del ciclo di vita che richiede approcci diagnostici, valutativi e clinici specifici. La fluidità di un’epoca della vita caratterizzata da instabilità psichica, corporea e relazionale costringe psicologi e psicoterapeuti a muoversi con cautela rispetto al riconoscimento delle situazioni a rischio e psicopatologiche. Questo libro presenta un modello di presa in carico dell’adolescente che coniuga teoria psicoanalitica e teoria evolutiva. Un intervento clinico che guarda alla crisi del giovane paziente come segnale di un blocco nella realizzazione dei compiti evolutivi fase-specifici. Attraverso la presentazione di diverse manifestazioni sintomatiche (ansia, gesti autolesivi, problematiche alimentari, aggressività e antisocialità, insuccesso scolastico e ritiro sociale, dipendenze da sostanze e da internet) emergono il modello teorico, che sostiene l’intervento di psicoterapia psicoanalitica in una prospettiva evolutiva, e la metodologia applicata di un lavoro clinico che prevede anche il coinvolgimento dei genitori del giovane paziente.
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Adolescenti navigati. Come sostenere la crescita dei nativi digitali Copertina flessibile – 2015
L’uso intensivo di internet, la penetrazione profonda delle nuove tecnologie nella vita di tutti i giorni, l’aumento vertiginoso delle relazioni virtuali hanno modificato profondamente il profilo degli adolescenti contemporanei, lasciando gli adulti quasi sempre sgomenti e impreparati a gestire la sfida della crescita dei propri figli o dei propri studenti. Adolescenti navigati, nato dalla lunga esperienza dell’autore come psicoterapeuta di numerosi ragazzi e delle loro famiglie, suggerisce, attraverso esempi e indicazioni estremamente pratiche, strategie educative autorevoli ed efficaci per rispondere alle esigenze evolutive dei nativi digitali. Rivolto a genitori, insegnanti, educatori e counselor, il libro aiuta a comprendere e sostenere preadolescenti e adolescenti nella fase più delicata della loro crescita, trovando soluzioni alle difficoltà più comuni e insegnando come: – capire chi è, e come interagire con, un nativo digitale – rivedere le funzioni paterne e materne nell’era di internet– gestire i rapporti scolastici con insegnanti e dirigenti – riconoscere i fenomeni del ritiro sociale e della sovraesposizione virtuale– affrontare e ridurre la dipendenza da internet– trovare il giusto equilibrio tra l’esigenza di controllo e il bisogno di fiducia.L’arrivo dell’adolescenza può determinare il crollo di un ideale, soprattutto se si accompagna alla scoperta di non sentirsi dotati delle fattezze e competenze che si vorrebbero possedere.La paura di ricevere una mortificazione da parte dei coetanei, di sentirsi inadeguati in ogni circostanza è sempre in agguato; ecco che allora la rete può costituire un mezzo attraverso cui esprimere le proprie difficoltà. Rifugiarsi dietro al monitor restando perennemente collegati, evitando il contatto con il mondo esterno o, viceversa, utilizzare il web per far mostra di sé sono due modi differenti che gli adolescenti narcisisticamente fragili possono scegliere di adottare per far fronte al senso di inadeguatezza. Alcuni affrontano i loro timori assumendo condotte disinibite e spregiudicate, pubblicano on line qualunque cosa li riguardi, esponendo parti di sé e del proprio corpo, nella speranza di ricevere moltissimi «like». Altri, invece, si vergognano molto e si ritirano dalla scena sociale, perché hanno paura di essere irrimediabilmente brutti e indesiderabili. In entrambi i casi, è necessario intercettare le ragioni inscritte nel percorso di crescita che spingono a mettere in atto condotte del genere. Le domande che dobbiamo porci sono: a quale bisogno e necessità corrisponde l’abuso o l’utilizzo disfunzionale di internet? Quali sono le paure e le angosce sottostanti? Quali i compiti evolutivi in situazione di stallo che si tenta disperatamente di riavviare? Cosa trovano nella rete i nostri ragazzi?
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Cent’anni di adolescenza. Contributi psicoanalitici Copertina flessibile – 2012
A che punto è la psicoanalisi dell’adolescenza ad oltre cent’anni dalla nascita della disciplina psicoanalitica? Qual è stato il percorso teorico e metodologico che ha condotto alla moderna psicoterapia psicoanalitica dell’adolescenza? Quali autori e quali modelli hanno contribuito a fondare l’approccio psicoanalitico con l’adolescente in crisi e quali sono le teorie e le metodologie che sostengo i dispositivi di consultazione e psicoterapia utilizzati attualmente? Attraverso una selezione di brani originali tratti dai testi degli autori il volume intende consentire al lettore un accesso diretto ai concetti chiave e alle trasformazioni intervenute nella teoria e nella tecnica della psicoterapia psicoanalitica dell’adolescenza. Un’antologia critica di psicoanalisi dell’adolescenza che si rivolge a studenti universitari, psicologi, specializzandi, psicoterapeuti e a tutti coloro che intendono orientarsi nella storia e nel panorama attuale della consultazione e presa in carico dell’adolescente in crisi.
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Imparare, osservare, comunicare. La psicologia al tempo dei social network. 2015
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Sempre in contatto. Relazioni virtuali in adolescenza 2012
di Matteo Lancini , Laura Turuani
Quali sono le ragioni evolutive, affettive e profonde che spingono un adolescente a utilizzare la tastiera per dialogare con la migliore amica o con i compagni di scuola? Quali comunicazioni, significati e contenuti transitano in internet e nella rete telefonica, attraverso l’utilizzo di programmi come Messenger, nella scrittura degli sms e nell’invio degli squilli? Il volume mette a disposizione di genitori, insegnanti ed educatori degli strumenti per sostenere il processo di crescita degli adolescenti.
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