JOHN BOWLBY

John Bowlby fu uno psicologo, medico e psicoanalista inglese, famoso per aver elaborato negli anni cinquanta la teoria dell’attaccamento.

Nacque a Londra il 26 febbraio 1907 in una famiglia altoborghese.

Fu avviato agli studi medici dal padre, si laureò prima in scienze precliniche e poi in psicologia al Trinity College di Cambridge.

Successivamente iniziò a lavorare presso la scuola attivista di Summerhill , dove entrò in contatto con bambini psichicamente disturbati, le cui difficoltà derivavano da un’infanzia infelice e problematica, questi bambini infatti appartenevano generalmente alle classi sociali più basse.

Nel 1929 si recò a Londra per riprendere gli studi, laureandosi in medicina presso la University College Hospital nel 1936 e frequentando poi il tirocinio in psichiatria.

Dal 1936 al 1940 lavorò alla Child Guidance Clinic di Londra, che poi lasciò per andare a fare lo psichiatra per l’esercito britannico durante la 2ª guerra mondiale.

Finita la guerra, Bowlby fu nominato vice direttore di Jock Sutherland nella prestigiosa Tavistock Clinic di Londra, con il compito di sviluppare un dipartimento infantile.

Nel 1950 su incarico dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) portò avanti uno studio sulla salute mentale dei bambini orfani o privati della loro famiglia di origine. Scrisse infatti un rapporto, con il titolo di “Maternal Care and Mental Health”, dove propose delle metodologie di prevenzione per contrastare la carenza e la privazione di cure materne.

Dal 1964 al 1979 Bowlby si dedicò allo studio dei bambini e alla stesura della sua trilogia: Attaccamento (1969), Separazione (1973) e Perdita (1980).

Andò in pensione dal National Health Service e dal Medical Research Council nel 1972, anche se rimase a lavorare alla Travistock Clinic.

Nel 1980 diventò professore all’ University College of London.

Bowlby ricoprì molte cariche prestigiose e posti di consulenza importanti. Morì in seguito ad un ictus il 2 settembre 1990 nella città di Skye, dove si trovava assieme alla sua famiglia.

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La teoria dell’attaccamento

Gli studi di Bowlby cercarono principalmente di indagare quali fossero le caratteristiche e lo sviluppo del legame che si instaura tra madre e bambino.

Da questi studi nacque la famosa teoria di Bowlby sull’attaccamento, che venne esposta nei 3 volumi della sua trilogia “Attaccamento e Perdita”.

I tre volumi “Attaccamento e Perdita” scritti da Bowlby:

“L’attaccamento alla madre —> pubblicato nel 1969, tratta il legame di attaccamento madre-bambino

La separazione dalla madre —> pubblicato nel 1973, tratta il tema dell’ansia che scaturisce nel bambino nel momento in cui vive la separazione da una figura di attaccamento

La perdita della madre —> pubblicato nel 1980, tratta di come il bambino possa incorrere in un profondo lutto e dolore, che si prolunga anche nella sua vita adulta, se privato strutturalmente di un legame materno primario

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Un altro aspetto interessante della vita di Bowlby è che nel corso dei suoi studi e della sua carriera, sebbene si fosse diplomato come analista e fosse membro della Socità Psicoanalitica Britannica, si distanziò dalla psicoanalisi. Non abbandonò completamente gli insegnamenti freudiani, però li reinterpretò e li rielaborò in un’ottica diversa.

Le sue critiche si rivolgevano in particolare ad alcune pratiche psicoanalitiche, come quelle maggiormente incentrate sul ruolo della fantasia intrapsichica a scapito del ruolo dell’ambiente per la comprensione dei disturbi psichici.

Inoltre Bowlby riteneva che nell’infanzia il conseguimento del piacere non avvenisse attraverso una scarica pulsionale, come sosteneva Freud, bensì attraverso l’affetto, l’amore, la prossimità e la cura.

Quindi per Bowlby lo sviluppo dell’individuo non si basa sul soddisfacimento sessuale, come sostenevano gli psicoanalisti, ma sul bisogno di instaurare legami di affetto.

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