2C-B Tusibi

La 2C-B chiamata anche Tucibi, appartenente alla categoria delle feniletilammine 2C, si presenta come una sostanza psicoattiva con effetti principalmente psichedelici o entactogeni, a seconda delle dosi assunte. Nei tumultuosi anni ’80, questa sostanza fu introdotta sul mercato come afrodisiaco e trovò impiego anche nell’ambito psichiatrico come coadiuvante in alcune forme di psicoterapia.

La 2CB si presenta al consumatore in forma di compresse o talvolta in polvere, spesso arricchita con un colorante che le conferisce l’inconfondibile tonalità rosa. L’assunzione avviene per via orale o tramite inalazione, creando un’esperienza che può variare tra il psichedelico e l’entactogeno, a seconda della quantità assunta.

Storia della 2C-B

La Tucibi è il risultato della sintesi condotta da Alexander Shulgin, chimico statunitense, nel 1974, a partire dalla 2,5-dimetossibenzaldeide. Shulgin non fu il primo a sintetizzare una feniletilammina, ma fu il primo a escogitare un metodo per creare una sostanza dalla potenza e dagli effetti così intensi. Inizialmente, ha trovato impiego nelle comunità psichiatriche come supporto alla psicoterapia.

A dosaggi contenuti, la sostanza non manifesta effetti psichedelici, ma, al gcontrario, potenzia l’autoanalisi emotiva, l’introspezione e favorisce una miglior interazione tra paziente e terapeuta. La sua breve durata e la relativa assenza di effetti collaterali la rendono uno degli strumenti più efficaci per questo scopo.

La 2C-B ha avuto un’evoluzione interessante, passando da strumento clinico a sostanza ricreativa. Originariamente commercializzata come afrodisiaco con il nome “Erox” dalla casa farmaceutica tedesca Drittewelle negli anni ’70 e ’80, ha conosciuto una diffusione anche come sostituto dell’MDMA o come psichedelico a dosi più elevate. È emerso che alcune pasticche vendute come MDMA contenevano in realtà 2C-B, spesso per imitarne o potenziarne gli effetti.

Nel corso degli anni, la 2C-B è stata utilizzata in varie contestualizzazioni, tra cui i riti religiosi di alcune tribù sciamaniche del Sudafrica, che ne fanno uso in sostituzione delle tradizionali erbe magiche, scarse e difficili da reperire. Inoltre, è stata parte integrante della scena rave, dove è stata occasionalmente confusa con l’ecstasy (MDMA), a causa della somiglianza degli effetti, che possono essere più distorsivi e prolungati, soprattutto a dosaggi più elevati.

È importante notare che, nonostante il suo passato legato a utilizzi terapeutici e commerciali, la 2C-B è stata inclusa nella I Lista della Opium Law nei Paesi Bassi, diventando illegale. Questa decisione è stata estesa anche ad analoghi come la 2C-I, la 2C-T-2 e la 2C-T-7, che, inizialmente legali, sono poi stati inclusi nelle liste delle sostanze controllate e dichiarati illegali dal 2 luglio 1995.

La 2C-B divenne un bersaglio prioritario per le forze dell’ordine, con numerosi sequestri e arresti legati al suo traffico e consumo. Nonostante la sua classificazione come sostanza illegale, la 2C-B continua a essere utilizzata nel mondo delle droghe sintetiche, anche se in misura minore rispetto ai tempi del suo boom.

Effetti fisici ed emotivi della 2C-B

La 2C-B può produrre effetti fisici ed emotivi significativi. I suoi effetti fisici includono sensazioni di leggerezza corporea, aumento della sensibilità tattile e modifiche visive, come colori vividi e distorsioni percettive. Inoltre, può causare un aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, pupille dilatate e una sensazione di calore o freddo nel corpo.

Gli effetti emotivi della 2C-B possono variare da persona a persona, ma includono spesso una sensazione di euforia, stimolazione mentale e un senso di connessione con gli altri. Tuttavia, possono anche verificarsi stati d’ansia, confusione o agitazione in alcune persone.

La quantità comune per un utilizzo ricreativo a fini psichedelici della 2C-B oscilla tra i 15 e i 25 mg, generando effetti principalmente nel campo visivo, descritti come più gestibili rispetto ad altri psichedelici. Dosaggi inferiori, spesso assimilabili a una bassa dose di MDMA ma senza gli spiacevoli effetti post-assunzione, mancano della componente visiva distintiva.

L’assunzione orale della 2C-B comporta un’insorgenza graduale degli effetti, con un ritardo rispetto all’inalazione. La via inalatoria, invece, produce effetti più repentini ma di breve durata. L’esperienza orale si manifesta generalmente dopo 30-90 minuti, mentre l’inalazione provoca effetti quasi immediati, protratti per 3-6 ore. La 2C-B, tuttavia, è nota per essere tra le sostanze più dolorose da inalare, causando un forte bruciore al naso della durata di circa 5 minuti.

Le allucinazioni risultano meno intense rispetto all’LSD, con un carattere “cliché anni ’70”, tendendo a diminuire temporaneamente per poi risorgere con maggiore intensità. A dosi elevate, si accompagna a una riduzione dell’acuità visiva e della concentrazione, ma attività estetiche ed emotive come l’ascolto di musica o la visione di film possono diventare più coinvolgenti, talvolta sfociando in sinestesia.

A dosi più basse (5-10 mg), emergono gli effetti entactogeni ed empatici, con variazioni notevoli in base alla quantità assunta. Esperimenti su animali suggeriscono similitudini con basse dosi di amfetamine, sebbene con un meccanismo d’azione differente.

A dosaggi elevati, gli utenti possono sperimentare visioni ad occhi aperti (OEVs) simili a cartoni animati, con aloni rossi e verdi intorno agli oggetti, e visioni ad occhi chiusi (CEVs) frequenti. La perdita di coordinazione, la difficoltà nella comunicazione e la sensazione di freddo o avvolgimento in confortevoli coperte sono comuni. Gli effetti indesiderati possono includere diarrea, nausea, tremori, mal di testa e, a dosi molto elevate, allucinazioni che provocano tachicardia, ipertensione e ipertermia. Tuttavia, il 2C-B è generalmente ben tollerato rispetto ad altri stupefacenti, come l’ecstasy, senza gli effetti pesanti del “down”. L’uso combinato con l’alcol può generare effetti simili a una sbornia.

È importante sottolineare che gli effetti della 2C-B possono essere imprevedibili e pericolosi

Rischi e controindicazioni dell’uso di 2C-B

Nonostante la sua popolarità crescente, l’uso di 2C-B non è privo di rischi e controindicazioni. Una delle principali preoccupazioni riguarda l’incertezza sulla sua composizione e purezza, poiché l’acquisto avviene principalmente sul mercato nero. L’assunzione di sostanze impure o adulterate può portare a effetti collaterali pericolosi per la salute, come disturbi cardiaci, convulsioni e psicosi.

La letteratura scientifica riporta vari casi di decesso o ricovero causati da reazioni avverse a seguito dell’assunzione di feniletilammine appartenenti alla classe 2C. Tuttavia, è frequente riscontrare situazioni in cui la co-assunzione di altre sostanze complica la chiara identificazione della sostanza coinvolta o si riscontra un dosaggio eccessivo, rendendo difficile stabilire con certezza la causa specifica dell’evento avverso.

Inoltre, la 2C-B può causare effetti collaterali a breve termine come nausea, ansia, ipertensione e cambiamenti nel ritmo cardiaco.

È importante sottolineare che gli effetti a lungo termine dell’uso di questa sostanza non sono ancora completamente compresi, pertanto è fondamentale fare attenzione e valutare i rischi prima di utilizzarla.

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