Pesanti sanzioni per chi non assolve all’obbligo di formazione ECM: guarda l’intervista al ministro Schillaci
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in una intervista rilasciata mercoledì 11 ottobre a Quotidiano Sanità ha riaffermato l’importanza della formazione continua in medicina (ECM) per i professionisti sanitari, dichiarando che non saranno previste ulteriori proroghe oltre la scadenza del 31 dicembre 2023 ed annunciando l’applicazione di severe sanzioni per i professionisti che non saranno in regola con l’obbligo ECM . L’adempimento a quest’obbligo infatti non solo è essenziale per garantire una pratica clinica all’avanguardia, ma ha anche importanti ripercussioni legali e assicurative per i professionisti.
Il ministro ha dichiarato che sono ormai pronti anche i decreti attuativi della Legge Gelli, aggiungendo che: “I professionisti dovranno sanare la loro posizione al fine di evitare di rimanere scoperti dalle tutele delle proprie compagnie assicurative”.
La scadenza dell’ECM e le sue conseguenze legali
Il sistema ECM richiede che i professionisti sanitari accumulino un determinato numero di crediti formativi durante un periodo specificato. Per il triennio 2020-2022, il termine ultimo per il completamento di questi crediti è stato prorogato al 31 dicembre 2023. I professionisti che non rispettano questo obbligo possono affrontare serie conseguenze, tra cui la sospensione dall’Ordine di appartenenza.
Inoltre, la Legge 24/2017, comunemente nota come Legge Gelli-Bianco, stabilisce che i professionisti sanitari devono accumulare almeno il 70% dei crediti formativi richiesti per mantenere la validità della loro copertura assicurativa. In pratica, questo significa che coloro che non soddisfano l’obbligo ECM potrebbero trovarsi senza una protezione assicurativa adeguata in caso di controversie legali.
Iniziative per sostenere la formazione continua
Di fronte a questa importante scadenza, si è registrato un incremento nella partecipazione ai corsi ECM e della diffusione di corsi gratuiti con crediti ECM. Tuttavia, c’è ancora una significativa lacuna formativa che molti professionisti devono colmare.
Per affrontare questa sfida, il Ministero della Salute sta collaborando con la Commissione ECM e gli Ordini professionali. L’obiettivo è incoraggiare e sostenere i professionisti sanitari nel raggiungimento dei crediti formativi necessari, attraverso varie iniziative e programmi.
Il futuro della formazione continua in medicina
Guardando al futuro, il Ministro Schillaci ha sottolineato l’evoluzione del sistema ECM per renderlo più al passo con le esigenze attuali dei professionisti sanitari. L’adozione di nuove tecnologie, come la simulazione, l’intelligenza artificiale e il metaverso, sarà cruciale per garantire una formazione medica avanzata e pertinente. Questi strumenti innovativi potrebbero rivoluzionare il modo in cui i professionisti sanitari si aggiornano e si formano, garantendo che siano sempre preparati a fornire cure di alta qualità.
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