L’orientamento psicoterapeutico sistemico-relazionale, conosciuto anche come sistemico-familiare, si basa sulla comprensione dell’individuo all’interno dei suoi contesti relazionali e sociali, e pone particolare attenzione sulle dinamiche interpersonali e sui sistemi di interazione. La psicoterapia sistemico-relazionale considera i problemi psicologici di un individuo come il risultato di disfunzioni nelle relazioni e nei sistemi di appartenenza, piuttosto che come patologie intrapsichiche relate esclusivamente all’individuo.
INDICE
- Origini e fondamenti teorici dell’ orientamento psicoterapeutico sistemico-relazionale
- I principi chiave dell’orientamento psicoterapeutico sistemico-relazionale
- Modello Strutturale di Salvador Minuchin
- Modello Strategico di Jay Haley e Cloe Madanes
- Modello Transgenerazionale di Murray Bowen
- Modello Esperienziale di Virginia Satir
- Applicazioni pratiche della psicoterapia sistemico-relazionale
Origini e fondamenti teorici dell’orientamento psicoterapeutico sistemico-relazionale
L’approccio sistemico-relazionale si sviluppa a partire dagli anni ’50 e ’60 del XX secolo, grazie ai contributi di vari studiosi e terapeuti che hanno integrato concetti provenienti dalla teoria dei sistemi, dalla cibernetica e dalla teoria della comunicazione. Tra i principali autori che hanno influenzato questo orientamento ci sono Gregory Bateson, Murray Bowen, Salvador Minuchin, Jay Haley e Virginia Satir. La Scuola di Palo Alto e il Mental Research Institute furono i principali centri di sviluppo della terapia sistemica familiare.
In Europa e in Italia la psicoterapia ad indirizzo sistemico-relazionale si è molto diffusa durante gli anni ’80, grazie al lavoro di Mara Selvini Palazzoli, Boscolo, Cecchin e Giuliana Prata. Questo approccio è stato utilizzato in modo particolare nei servizi di salute pubblica, nel campo della patologia psichiatrica degli adulti, nel trattamento dei disturbi alimentari, nel campo delle tossicodipendenze e negli ultimi anni anche nelle problematiche che riguardano le separazioni o i divorzi e nelle problematiche scolastiche.
La teoria dei sistemi fornisce il quadro concettuale di base per l’approccio sistemico-relazionale. Secondo questa teoria, un sistema è un insieme di elementi interconnessi e interdipendenti che formano un tutto coerente. Nel contesto della psicoterapia, i sistemi possono essere le famiglie, i gruppi sociali, le organizzazioni e qualsiasi altra forma di aggregazione interpersonale. E’ fondamentale il concetto secondo cui gli elementi di un sistema (le persone) influenzano e sono influenzati a loro volta dagli altri elementi, e il cambiamento in una parte del sistema provoca cambiamenti nel tutto.
La teoria della comunicazione, sviluppata da studiosi come Paul Watzlawick, ha enfatizzato l’importanza dei processi comunicativi nel mantenimento e nel cambiamento delle relazioni umane. La comunicazione non è solo verbale, esiste anche la comunicazione non verbale, la quale include anche i comportamenti, i gesti, la postura, le espressioni facciali, ecc. Uno degli assunti primari della teoria della comunicazione dice: “è impossibile non comunicare”. La comunicazione, di ogni tipo, è fondamentale per la regolazione delle interazioni all’interno di un sistema.
Principi chiave dell’orientamento psicoterapeutico sistemico-relazionale
- Interconnessione: Ogni individuo è parte di vari sistemi interconnessi (famiglia, comunità, lavoro) e le sue esperienze e comportamenti devono essere compresi nel contesto di queste interazioni.
- Causalità Circolare: Piuttosto che vedere le cause dei problemi psicologici come lineari, l’approccio sistemico-relazionale adotta una visione di causalità circolare, dove i comportamenti sono sia causa che effetto nelle dinamiche relazionali.
- Omeostasi e Cambiamento: I sistemi tendono a mantenere un equilibrio stabile (l’omeostasi è un principio chimico-fisico definibile come “la capacità naturale di mantenere un’equilibrio nell’organismo, mantenere entro determinati valori i parametri interni, anche quando disturbati da un turbamento esterno che li porterebbe a uno squilibrio”), ma questo equilibrio non sempre risulta sano e funzionale, e suddetti sistemi possono essere spinti al cambiamento attraverso interventi mirati. La terapia mira a rompere i cicli disfunzionali e a promuovere nuovi modelli di interazione.
- Ruoli e Confini: Ogni membro di un sistema ha ruoli specifici e i confini tra questi ruoli sono cruciali per il funzionamento sano del sistema (come nel caso di genitori e figli).
Diversi tipi di modelli sistemico-relazionali
Modello Strutturale di Salvador Minuchin
Il modello strutturale di Minuchin si concentra sull’organizzazione e sulle gerarchie all’interno della famiglia. La terapia strutturale mira a modificare le strutture familiari disfunzionali, rafforzando i confini tra i sottosistemi familiari (come il sottosistema genitoriale) e promuovendo una maggiore funzionalità.
Alcuni esempi di tecniche del Modello Strutturale:
- Ristrutturazione: Modificare le interazioni familiari per creare confini più chiari e ruoli appropriati.
- Enactment: Invitare i membri della famiglia a mettere in scena le loro interazioni problematiche durante la seduta terapeutica, permettendo al terapeuta di osservare e intervenire direttamente.
- Join: Il terapeuta entra nel sistema familiare, costruendo una relazione di fiducia con i membri e comprendendo la loro prospettiva dall’interno.
Modello Strategico di Jay Haley e Cloe Madanes
Il modello strategico è caratterizzato da interventi mirati e direttivi, con l’obiettivo di rompere i cicli di comportamento problematici. Jay Haley e Cloe Madanes hanno sviluppato tecniche specifiche per influenzare direttamente i pattern di interazione disfunzionali.
Alcuni esempi di tecniche del Modello Strategico:
- Prescrizioni Paradossali: Indurre i pazienti a continuare i loro comportamenti problematici in modo deliberato, portando a una maggiore consapevolezza e, spesso, a un cambiamento spontaneo.
- Ristrutturazione Cognitiva: Cambiare le interpretazioni cognitive che i membri della famiglia hanno delle loro relazioni e dei loro comportamenti.
- Risoluzione dei Problemi: Interventi concreti per risolvere problemi specifici, con un focus su obiettivi chiari e raggiungibili.
Modello Transgenerazionale di Murray Bowen
Murray Bowen ha sviluppato un approccio che esplora le dinamiche familiari attraverso le generazioni, ponendo particolare attenzione ai pattern di comportamento che si trasmettono da una generazione all’altra.
Alcuni esempi di tecniche del Modello Transgenerazionale:
- Genogramma: Uno strumento visivo che mappa le relazioni familiari e i pattern transgenerazionali, aiutando a identificare temi ricorrenti e problemi irrisolti.
- Differenziazione del Sé: Aiutare i pazienti a sviluppare una maggiore autonomia emotiva, riducendo la fusione con i membri della famiglia e promuovendo relazioni più sane.
- Triangolazione: Esplorare e risolvere i triangoli relazionali che si formano quando due membri della famiglia coinvolgono un terzo per ridurre la tensione tra di loro.
Modello Esperienziale di Virginia Satir
Virginia Satir ha sviluppato un approccio centrato sulle emozioni e sull’autostima, enfatizzando l’importanza della comunicazione autentica e del contatto emotivo all’interno della famiglia.
Alcuni esempi di tecniche del Modello Esperienziale:
- Scultura Familiare: I membri della famiglia creano una rappresentazione fisica delle loro relazioni, permettendo di visualizzare dinamiche emotive e interpersonali.
- Giochi di Ruolo: I membri della famiglia assumono i ruoli degli altri, favorendo la comprensione empatica e la rielaborazione delle esperienze.
- Rituali Terapeutici: Creazione di rituali positivi per celebrare i cambiamenti e rafforzare i legami familiari.
Applicazioni pratiche della psicoterapia sistemico-relazionale
Sebbene la psicoterapia sistemico-relazionale consideri sempre l’individuo all’interno dei sistemi che lo circondano, non necessariamente la terapia deve essere famigliare o di gruppo, infatti è molto comune anche quella individuale. Vediamo le differenze:
- Terapia Individuale
Nella terapia individuale l’approccio sistemico-relazionale lavora con il singolo e può essere utile per esplorare come le relazioni passate e presenti influenzano il benessere psicologico dell’individuo.
Nella terapia individuale il focus terapeutico può essere rivolto a:
- Storia Familiare: Esplorazione della storia familiare e dei pattern transgenerazionali per comprendere l’origine dei problemi attuali.
- Relazioni Attuali: Analisi delle relazioni attuali e dei sistemi di supporto per migliorare il benessere emotivo e relazionale.
- Sviluppo dell’Autonomia: Promozione della differenziazione del sé e dello sviluppo di una maggiore autonomia emotiva.
- Terapia Familiare
L’applicazione principale dell’approccio sistemico-relazionale rimane quello nella terapia familiare. Questa forma di terapia si concentra sul miglioramento delle dinamiche all’interno della famiglia, trattando problemi come conflitti, disfunzioni comunicative e difficoltà emotive.
Alcuni problemi trattati nella terapia famigliare possono essere:
- Conflitti Coniugali: La terapia aiuta le coppie a comprendere e risolvere i loro conflitti, migliorando la comunicazione e rafforzando la relazione.
- Problemi Genitoriali: Interventi mirati per migliorare le pratiche genitoriali e promuovere un ambiente familiare sano per i figli.
- Disfunzioni Familiari: Trattamento di problemi come l’abuso di sostanze, la violenza domestica e altri comportamenti disfunzionali.
- Terapia di Gruppo
L’approccio sistemico-relazionale è anche applicabile alla terapia di gruppo, dove le dinamiche interpersonali tra i membri del gruppo vengono utilizzate esse stesse come strumento terapeutico.
Alcune delle dinamiche di gruppo maggiormente prese in considerazione sono:
- Ruoli e Leadership: Esplorare come i ruoli emergono all’interno del gruppo e come la leadership viene esercitata.
- Coesione del Gruppo: Promuovere un senso di appartenenza e supporto tra i membri del gruppo.
- Feedback e Riflessione: Utilizzare il feedback reciproco per favorire la crescita personale e la comprensione delle dinamiche relazionali.