Lausanne Trilogue Play

Il Lausanne Trilogue Play (LTP)

Il Lausanne Trilogue Play è una procedura osservativa semi-standardizzata nella quale madre, padre e bambino giocano assieme, utilizzata per osservare e valutare la qualità delle interazioni del sistema triadico famigliare.

Questo metodo è stato sviluppato negli anni ’80 presso il Centre d’Étude de la Famille dell’Università di Losanna, in Svizzera, da un team di ricercatori guidato da Fivaz-Depeursinge e Corboz-Warnery.




Obiettivo del Lausanne Trilogue Play

L’obiettivo del LTP è valutare il modo in cui la triade famigliare, soprattutto i genitori, è in grado di cooperare e di coordinarsi durante l’interazione al fine di raggiungere uno scambio comunicativo efficace, funzionale e di successo, e di condividere affetti positivi.

Come funziona il Lausanne Trilogue Play

Il Lausanne Trilogue Play si svolge in una stanza di laboratorio in cui sono presenti 2 sedie e un seggiolino (adatto all’età del bambino) equidistanti tra loro, su cui si posizionano i 3 componenti della famiglia. L’intera procedura viene videoregistrata da 2 telecamere: un puntata sui genitori e una puntata sul bambino tutto il tempo.

La procedura si suddivide in 4 parti, attraverso le quali la famiglia esegue una sequenza di attività:

  1. Uno dei due genitori gioca con il bambino, mentre l’altro rimane presente a osservare;
  2. I due genitori si invertono i ruoli, per cui il secondo genitore gioca con il bambino e il primo osserva;
  3. Entrambi i genitori interagiscono assieme con il bambino. E’ la fase in cui si osserva la triade in azione;
  4. Il bambino gioca da solo, mentre i genitori rimangono presenti a osservare.

Durante queste fasi, i ricercatori osservano come i genitori si coordinano tra di loro, come sostengono il gioco del bambino e come la famiglia interagisce come un’unità. La comunicazione, l’attenzione reciproca, la sensibilità e il supporto tra i genitori sono tutti elementi fondamentali dell’analisi.

Il Lausanne Trilogue Play può essere utilizzato con bambini di diverse età (anche prima della nascita, eseguendo un role play) e ad ogni età corrisponde una procedura di interazione della triade differente:

  • 7°/8° mese prenatale  Role play con bambolotto (4-5 minuti)
  • 4° mese postnatale  Interazione senza oggetti (10-15 minuti)
  • 9° mese postnatale  Interazione con oggetti
  • 18° mese postnatale  Gioco con Playmobil
  • 48° mese postnatale  Gioco con i Lego (15-20 min)
  • Dai 2 ai 5 anni  Gioco con i lego a terra
  • Dai 6 ai 10 anni  Organizzazione di un pic-nic
  • Dagli 11 ai 18 anni  Organizzazione di un weekend

Come si valuta il Lausanne Trilogue Play

Dell’intera procedura vengono osservati e valutati diversi aspetti interazionali della famiglia. In particolare ci si focalizza su 15 dimensioni interattive:

  • Segnali corporei di disponibilità ad interagire: espressioni facciali, attitudine generale e orientamento del corpo;
  • Inclusione dei partner: integrazione di ogni partner nel sistema famigliare rilevando eventuali esclusioni (se ci sono delle diadi nel sistema famigliare che escludono il terzo elemento) o auto-esclusioni;
  • Organizzazione dei ruoli: capacità di rispettare la consegna data dallo sperimentatore
  • Struttura del tempo: come la famiglia riesce a strutturare le 4 sequenze interattive, se riescono a mantenere per il tempo indicato quella specifica formazione o se c’è un’asimmetria nel tempo (ad es. 5 minuti di interazione del bambino con la mamma e solo 1 min col papà)
  • Co-costruzione: come la famiglia riesce insieme a creare attività condivise, se c’è la capacità di coordinarsi e di condividere emozioni e sentimenti
  • Scaffolding genitoriale: capacità dei genitori di adattarsi all’età evolutiva e allo stato affettivo del bambino, non pretendere dal bambino cose che non è in grado di fare (ad es. aspettarsi che il bambino si alzi in piedi quando non ne è ancora capace)
  • Calore famigliare: ricchezza e armonia del clima emotivo all’interno della famiglia
  • Validazione degli affetti da parte di un genitore: capacità dei genitori di cogliere e di rispondere ai bisogni emotivi del bambino (ad es. alcuni segnali significano “fame”, altri segnali significano “sonno”, ecc…)
  • Autenticità degli affetti espressi: si intende sia la congruenza degli affetti espressi rispetto alla situazione sperimentale, sia la congruenza tra gli affetti e i comportamenti
  • Autoregolazione del bambino: capacità del bambino di regolare i suoi stati affettivi durante l’interazione
  • Competenze comunicative: capacità del bambino di coinvolgersi nell’interazione con i partner (ad es. indicare)
  • Sostegno e cooperazione: gli elementi della triade, i genitori in particolare, forniscono sostegno e cooperazione durante l’interazione
  • Conflitti ed interferenze perturbatrici: rilevano la possibile presenza di conflitti e competizione
  • Errori di comunicazione e loro risoluzione durante i cambiamenti del contesto: valuta la modalità con cui avvengono i cambiamenti, e le eventuali risoluzioni di problemi, nel passaggio tra una fase e l’altra
  • Errori di comunicazione e loro risoluzione durante le attività svolte: valuta la presenza di errori di comunicazione e incomprensioni durante le varie fasi, durante il gioco



Utilità dello strumento

Il metodo è spesso utilizzato in contesti clinici e di ricerca per valutare le dinamiche familiari e identificare eventuali difficoltà relazionali o di interazione.

L’ambito in cui il LTP è stato maggiormente utilizzato fino ad oggi è sicuramente la ricerca scientifica, per ampliare le conoscenze sulle dinamiche famigliari, in particolare in contesti triadici. Infatti questo strumento è unico proprio per questa peculiarità di interessarsi a dinamiche triadiche, piuttosto che alle diadi (ovvero interazioni di due persone).

Questo strumento viene utilizzato anche in ambito clinico e psicoterapeutico, per eseguire valutazioni cliniche di situazioni famigliari con problematicità di diverso genere, ad esempio:

  • Disturbi di attaccamento: quando vi sono segnali di attaccamento insicuro o disorganizzato, il LTP può essere utile per individuare le difficoltà nell’attaccamento tra i genitori e il bambino, come comportamenti di evitamento o eccessiva dipendenza dal genitore, ansia quando è separato dai genitori, mancanza di una strategia coerente di interazione coi genitori…
  • Conflitti coniugali: le dinamiche conflittuali tra i genitori possono influenzare notevolmente il benessere del bambino e il LTP può rivelare problemi di comunicazione inefficace tra i genitori, competizione o mancanza di cooperazione nel gioco con il bambino, genitori che utilizzano il bambino come mediatore nel conflitto…
  • Genitorialità a rischio: in famiglie con genitori a rischio, ovvero che ad esempio soffrono di disturbi psicologici, o di abuso di sostanze, o hanno subito traumi pregressi… il LTP aiuta a identificare eventuali difficoltà a rispondere ai bisogni emotivi e sociali del bambino, isolamento o coinvolgimento eccessivo di uno dei genitori a discapito dell’altro…
  • Disturbi comportamentali o emotivi del bambino: se il bambino mostra comportamenti aggressivi, oppositivi, iperattivi, inconsolabilità, angoscia, ecc.. il LTP permette di capire come i genitori rispondono al disagio emotivo del figlio e come gestiscono il comportamento del bambino, come guidano il bambino, come si coordinano tra loro…
  • Cambiamenti importanti nella famiglia: la nascita di un nuovo bambino, separazioni o divorzi, e altre grandi transizioni familiari possono avere un impatto significativo sulle relazioni triadiche. Il LTP può rilevare gelosia tra fratelli, cambiamenti nell’attenzione e nella disponibilità dei genitori nei confronti del bambino, difficoltà di uno o entrambi i genitori a gestire la nuova configurazione familiare.

Oltre a ciò, permette di inquadrare e avviare un intervento terapeutico ottimale direttamente sulla triade, dopo averla vista in azione.

Il Lausanne Trilogue Play fornisce una visione preziosa di come i membri della famiglia si relazionano e offre uno strumento utile per aiutare a migliorare la qualità delle relazioni familiari.



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