Il Disturbo Disforico Premestruale è una condizione invalidante che colpisce circa il 2-8% delle donne durante l’età fertile e, recentemente, è stato inserito nella categoria dei disturbi dell’umore all’interno del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali DSM-5
Il disturbo Disforico Premestruale si manifesta durante il periodo premestruale e può influenzare in maniera significativa la qualità della vita di chi ne è affetto.
Questa condizione è caratterizzata da sintomi emotivi e fisici che si intensificano nei giorni precedenti l’inizio del ciclo mestruale e si risolvono con l’arrivo delle mestruazioni.
Cos’è e come funziona il ciclo mestruale
Comprendere il ciclo mestruale e come gli ormoni influenzano il corpo e la salute psichica è essenziale per affrontare al meglio le sue conseguenze psicologiche e fisiche.
Il ciclo mestruale è un processo biologico complesso che coinvolge diverse fasi e l’interazione di vari ormoni.
Un ciclo mestruale irregolare può avere diverse conseguenze a lungo termine, sia fisiche che psicologiche. Ecco alcune delle più comuni:
Conseguenze Fisiche
- Problemi di Fertilità: Irregolarità nel ciclo mestruale possono indicare problemi ovulatori, rendendo più difficile concepire. Condizioni come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) sono spesso associate a cicli irregolari e possono influenzare la fertilità.
- Squilibri Ormonali: Un ciclo irregolare può essere sintomo di squilibri ormonali, che possono portare a condizioni come l’iperandrogenismo o l’ipotiroidismo, con effetti negativi sulla salute generale.
- Malattie Cardiovascolari: Alcuni studi suggeriscono che le donne con cicli mestruali irregolari possono avere un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari, probabilmente a causa di disfunzioni ormonali e metaboliche.
- Rischio di Diabete: Le donne con PCOS e cicli irregolari possono essere a maggior rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, poiché questa condizione è spesso accompagnata da insulino-resistenza.
- Anemia: Cicli mestruali irregolari possono portare a periodi di flusso mestruale molto abbondante, aumentando il rischio di anemia da carenza di ferro.
Conseguenze Psicologiche
- Stress e Ansia: L’incertezza e le preoccupazioni legate a un ciclo mestruale irregolare possono aumentare i livelli di stress e ansia, contribuendo a problemi di salute mentale.
- Depressione: Alcune donne possono sperimentare sintomi depressivi a causa delle fluttuazioni ormonali e delle difficoltà legate alla fertilità o alla gestione dei sintomi fisici.
- Impatto sulla Qualità della Vita: I sintomi fisici e psicologici associati a cicli irregolari possono influenzare negativamente la qualità della vita, interferendo con il lavoro, le relazioni e le attività quotidiane.
Ciclo mestruale
In media la durata del ciclo mestruale è di circa 28 giorni, ma può variare da 21 a 35 giorni.
È suddiviso in quattro fasi principali: mestruale, follicolare, ovulatoria e luteale.
Fasi del Ciclo Mestruale
1. Fase Mestruale (Giorni 1-5):
– Inizia con la mestruazione, quando il rivestimento uterino viene espulso.
– I livelli di estrogeni e progesterone sono bassi.
2. Fase Follicolare (Giorni 1-13):
– L’ipofisi rilascia l’ormone follicolo-stimolante (FSH), che stimola la crescita dei follicoli ovarici.
– I follicoli producono estrogeni, che aiutano a riparare il rivestimento uterino.
3. Fase Ovulatoria (Giorno 14):
– Un picco di estrogeni provoca un aumento dell’ormone luteinizzante (LH), che porta all’ovulazione (rilascio di un ovocita).
4. Fase Luteale (Giorni 15-28):
– Dopo l’ovulazione, il follicolo si trasforma nel corpo luteo, che produce progesterone.
– Il progesterone prepara l’utero per una possibile gravidanza. Se non avviene la fecondazione, il corpo luteo degenera, causando un calo di progesterone e il successivo inizio della mestruazione.
Ormoni Coinvolti
- Estrogeni: Stimolano la crescita del rivestimento uterino e influenzano l’umore.
- Progesterone: Regola il ciclo mestruale e ha un effetto stabilizzante sull’umore.
- FSH e LH: Regolano la crescita dei follicoli e l’ovulazione.
Studi recenti hanno rintracciato una correlazione tra disturbo disforico premestruale e presenza di pensieri autolesionistici e tra questo disturbo e la presenza di alterazioni cerebrali a livello corticale.
Durante la fase premestruale, la donna può sperimentare una serie di disagi che variano a seconda delle caratteristiche, dell’intensità e della gravità:
- Sindrome Premestruale (SPM) di grado lieve
- Sindrome Premestruale di grado moderato
- Sindrome Premestruale grave
- Disturbo Disforico premestruale (DDPM).
Verso la diagnosi: vantaggi di un inquadramento diagnostico
Il Disturbo Disforico premestruale (PMDD) è stato introdotto nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali); il suo inserimento all’ interno del Manuale riconosce e legittima l’impatto significativo che i sintomi premestruali possono avere sulla vita delle donne.
Il riconoscimento di questa condizione in termini di disturbi è dettato dalle seguenti motivazioni:
- Il disturbo è una condizione grave che può causare una significativa sofferenza psicologica e interferire con le attività quotidiane.
- La sua inclusione nel DSM-5 consente ai professionisti della salute mentale di diagnosticarlo e di offrire adeguato supporto
- L’introduzione del disturbo aiuta a distinguere tra i sintomi premestruali normali e quelli clinicamente significativi. Questo è di rilevante importanza per evitare diagnosi errate di disturbi dell’umore o d’ansia.
Riconoscere il PMDD come una condizione diagnostica consente l’accesso a trattamenti mirati, come terapie farmacologiche e psicoterapeutiche, specificamente progettati per gestire i sintomi del disturbo.
L’inclusione del disturbo disforico premestruale nel DSM-5 stimola la ricerca su questa condizione, aumentando la consapevolezza tra i professionisti della salute e il pubblico riguardo ai suoi effetti e alle possibili strategie di gestione.
Avere una definizione chiara e accettata di questa condizione può contribuire a una maggiore comprensione sociale e a politiche di supporto per le donne che ne soffrono, inclusi diritti sul lavoro e accesso a eventuali cure sanitarie.
Implicazioni Psicologiche del Ciclo Mestruale
Il ciclo mestruale può avere una serie di implicazioni psicologiche, tra cui l’alterazione dell’umore, l’ansia, la depressione e la difficoltà nella gestione delle emozioni.
Tutto ciò è correlato alle fluttuazioni ormonali; queste possono influenzare l’attività neurochimica del cervello, contribuendo a stati d’animo instabili e a una maggiore vulnerabilità e labilità emotiva.
Le donne affette da disturbo disforico legato al ciclo mestruale possono sperimentare una profonda sensazione di impotenza durante i periodi di sintomi, questo può portare a problemi nella sfera relazionale, lavorativa o minare la loro autostima.
Criteri Diagnostici secondo il DSM-5
Secondo il DSM-5, i criteri diagnostici per il Disturbo includono:
- Presenza di almeno cinque sintomi affettivi o fisici, inclusi umore depresso, ansia, irritabilità, difficoltà di concentrazione, cambiamenti nel sonno o nell’appetito, e sintomi fisici come gonfiore o dolori.
- I sintomi devono essere presenti nella fase luteale del ciclo mestruale, migliorando con l’inizio delle mestruazioni.
- La gravità dei sintomi deve interferire con le attività quotidiane e le relazioni interpersonali.
- Esclusione di altri disturbi mentali (come il Disturbo Depressivo Maggiore).
Criteri diagnostici secondo ICD-10
L’ICD-10 riconosce il disturbo come “Disturbo Disforico Premestruale” e include criteri simili, evidenziando la necessità di una valutazione attenta dei sintomi per escludere altre condizioni.
Sintomi
I sintomi del Disturbo possono variare da persona a persona, ma possono includere:
- Umore depresso o tristezza profonda
- Ansia o tensione
- Irritabilità o rabbia
- Difficoltà di concentrazione
- Disturbi del sonno
- Sintomi fisici come mal di testa, dolori articolari o gonfiore addominale
Trattamento del Disturbo Disforico Premestruale
Il trattamento può comprendere la combinazione di diverse forme di cura:
- Terapia farmacologica: antidepressivi (come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina)
- Trattamento ormonale: l’uso di contraccettivi orali o di altre terapie ormonali può aiutare a stabilizzare i livelli ormonali.
- Terapia cognitivo-comportamentale: può essere utile per affrontare le emozioni e i pensieri negativi associati al ciclo mestruale.
- Cambiamenti nello stile di vita: esercizio fisico regolare, dieta equilibrata e tecniche di gestione dello stress possono contribuire al miglioramento dei sintomi.
Comorbilità
Il Disturbo si riscontra spesso in associazione ad altre condizioni psicologiche, come:
La comprensione e la gestione del disturbo richiedono un approccio multidisciplinare che consideri sia gli aspetti fisici che quelli psicologici, per garantire un supporto adeguato alle donne che ne soffrono.
I DISTURBI DELL’UMORE