CORSO GRATUITO CON CREDITI ECM : LEZIONI DI ANTROPOLOGIA CULTURALE

CORSO GRATUITO CON CREDITI ECM : UNO SGUARDO “DIAGONALE” – LEZIONI DI ANTROPOLOGIA CULTURALE – Accreditato 5 crediti ECM – Valido fino al 09-04-2024 – Per Psicologo, Medico, Assistente Sanitario, Infermiere, Educatore professionale, Tecnico della riabilitazione psichiatrica, Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Terapista occupazionale, Assistente sociale.

L’antropologia, grazie alla sua tendenza alla comparazione, fornisce la possibilità di sviluppare una capacità di osservazione partendo da punti di vista differenti da quelli che siamo soliti adottare. Cambiando l’angolazione, cambia anche la prospettiva. Mettersi nei panni degli altri è utile per comprendere meglio noi stessi.

Come recita il detto, infatti, “non saranno i pesci a dirci cos’è l’acqua”. Il percorso proposto orienta in questa direzione, cercando di offrire una prima panoramica di come eventi, dimensioni, azioni che sono fondamentali per la nostra esistenza, possono essere letti con ottiche e sensibilità diverse, in diverse culture.

Un arricchimento dunque, un ampliamento di prospettive e anche un segno di umiltà: non siamo unici nel mondo.
Una consapevolezza nuova, che può rivelarsi utile, nella costruzione di un dialogo che si fa sempre più articolato e declinato in modalità diverse, in cui la diversità culturale può diventare ricchezza.

Il concetto di cultura

La prima lezione introduce all’antropologia culturale quale studio dell’uomo in quanto parte della comunità, che si organizza sulla struttura della parentela, si dota di un linguaggio comune, costruisce la propria identità. Dati culturali, che ci definiscono proprio in relazione alla diversità altrui.

Ma poiché sul piano biologico e culturale siamo meticci, pensare a culture fluide, intrecci culturali, recinti aperti, in un interscambio che è sempre avvenuto e sempre avverrà, permette alle culture di sopravvivere nel tempo e nella storia.

Spazio e tempo

Dal punto di vista antropologico spazio e tempo sono le due dimensioni fondamentali entro cui si muove la nostra esistenza. In natura non esistono, né si tratta di concetti assoluti. Sono invece costruzioni culturali, di cui ogni società, piccola o grande, arcaica o contemporanea, si dota.

La lezione porta innumerevoli e interessanti esempi di quanto diversamente possano essere intesi sia lo spazio che il tempo, a seconda delle diverse culture. Un’altra dimostrazione di come le nostre vite attraversino un mondo culturalmente connotato.




La costruzione del genere

In prospettiva antropologica, se il sesso è un carattere biologico, il genere ha invece le connotazioni culturali dei ruoli assegnati nelle società tradizionali, come anche la nostra era. Prodotto di una costruzione, si determinava attraverso l’educazione e i riti di passaggio. I cambiamenti radicali delle società occidentali hanno portato a nuove sensibilità rispetto al genere imposto, particolarmente sentite dalle nuove generazioni. Una battaglia condotta anche sul fronte del linguaggio, della quale non si può non tenere conto.

Cibo e identità

Carburante della nostra macchina corpo, il cibo è analizzato nei suoi aspetti culturali e sociali. Partendo dalla considerazione che tutta l’umanità si nutre ancor oggi di vegetali e animali domesticati (ovvero selezionati) nel neolitico. Ma, se è vero che potremmo mangiare tutto quanto è commestibile, perché quasi nessuno lo fa?

Oltre i tabù religiosi o spirituali, è la scelta di cosa mangiare il dato culturale che ci definisce, determinando il gusto sociale collettivo.

Parentela e matrimonio

Se in natura esiste solo la riproduzione, la parentela è la prima forma di organizzazione sociale che gli esseri umani si sono dati.

Dal matrimonio monogamico a quello poligamico, da modelli endogamici o esogamici, dalle discendenze monolineari o bilineari, matrilineari o patrilineari, la lezione illustra la complessità delle organizzazioni parentali nelle diverse società.

Fino ai legami attuali dettati da nuove gerarchie, dove la famiglia occidentale, cosiddetta “allungata”, non ha tuttavia perso in centralità.



PROGRAMMA

  • “Il concetto di cultura”
  • “Spazio e tempo”
  • “La costruzione del genere”
  • “Cibo e identità”
  • “Parentela e matrimonio”

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