Boris Cyrulnik, Il coraggio di crescere, Milano, Edizioni Frassinelli, 2004
L’adolescenza come momento cruciale nel percorso di crescita dell’individuo. Su questo argomento s’incentra il nuovo libro di Boris Cyrulnik, proseguendo il discorso sulla resilienza, la capacità innata nell’uomo di superare i traumi. In questa fase estremamente delicata di definizione dell’identità adulta, e soprattutto di quella sessuale, il corpo subisce repentine trasformazioni, creando scompigli e incertezze. Il giovane si deve confrontare con una realtà percepita come ostile, contro cui adotta posizioni intransigenti. Anche in questa fase di passaggio i tutori della resilienza sono importanti: innanzitutto i genitori, ma anche gli insegnanti e la società, in senso allargato.

Adolescenti e percorsi di socializzazione alla legalità
Paolo Diana, Claudio Marra
Parma, Diabasis, 2011
Il volume offre un contributo alla riflessione sui percorsi di socializzazione degli adolescenti alla legalità, analizzando i risultati di una ricerca che ha coinvolto duemila studenti del quarto anno delle scuole superiori di nove città italiane del Nord e del Sud. Dall’indagine emerge una costellazione di atteggiamenti che i giovani assumono, all’interno della scuola, dei coetanei e della famiglia, verso il sistema delle norme e delle leggi, e in generale delle istituzioni. È stato altresì indagato il senso di appartenenza territoriale e il grado di fiducia che gli intervistati ripongono negli altri. L’analisi mette bene in evidenza che non esiste un unico e coeso universo simbolico-normativo adolescenziale portatore di un’omogenea cultura generazionale della legalità. Esistono, invece, differenti sistemi valoriali ai quali risultano significativamente connessi differenti modi di percepire le istituzioni e i suoi rappresentanti. L’esplorazione delle diverse dinamiche socio-esistenziali nelle quali sono immersi quotidianamente gli adolescenti ha permesso di ricostruire una mappa del “senso della legalità” dalla quale poter ripartire per progettare interventi in ambito educativo e, più in generale, nella formazione del cittadino.

L’età dell’oro. Adolescenti tra sogno ed esperienza
Anna Fabbrini, Alberto Melucci
Milano, Feltrinelli,
Umberto Galimberti, L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani, Milano, Feltrinelli, 2007
Il nichilismo, la negazione di ogni valore, è anche quello che Nietzsche chiama “il più inquietante fra tutti gli ospiti”. Si è nel mondo della tecnica e la tecnica non tende a uno scopo, non produce senso, non svela verità. Fa solo una cosa: funziona. Finiscono sullo sfondo, corrosi dal nichilismo, i concetti di individuo, identità, libertà, senso, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia, di cui si è nutrita l’età pretecnologica. Chi più sconta la sostanziale assenza di futuro che modella l’età della tecnica sono i giovani, contagiati da una progressiva e sempre più profonda insicurezza, condannati a una deriva dell’esistere che coincide con il loro assistere allo scorrere della vita in terza persona. I giovani rischiano di vivere parcheggiati nella terra di nessuno dove la famiglia e la scuola non “lavorano” più, dove il tempo è vuoto e non esiste più un “noi” motivazionale. Le forme di consistenza finiscono con il sovrapporsi ai “riti della crudeltà” o della violenza (gli stadi, le corse in moto). C’è una via d’uscita? Si può mettere alla porta l’ospite inquietante?

La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo
Umberto Galimberti,
Milano, Feltrinelli
Nel 2007 Umberto Galimberti ha pubblicato un libro, “L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani”, in cui descriveva il disagio giovanile da imputare, a suo parere, non tanto alle crisi psicologiche a sfondo esistenziale che caratterizzano l’adolescenza e la giovinezza, quanto a una crisi da lui definita “culturale”, perché il futuro che la cultura di allora prospettava ai giovani non era una promessa, ma qualcosa di imprevedibile, incapace di retroagire come motivazione a sostegno del proprio impegno nella vita. A distanza di anni cos’è cambiato di quell’atmosfera che Galimberti aveva definito “nichilista”? Non granché, fatta eccezione per una percentuale forse non piccola di giovani che sono passati dal nichilismo passivo della rassegnazione al nichilismo attivo di chi non misconosce e non rimuove l’atmosfera pesante del nichilismo senza scopo e senza perché, ma non si rassegna. E dopo un confronto serrato con la realtà, si promuove in tutte le direzioni, nel tentativo molto determinato di non spegnere i propri sogni. La parola ai giovani raccoglie la voce di questi giovani, che hanno un gran bisogno di essere ascoltati per poter dire quelle cose che tacciono ai genitori e agli insegnanti, perché temono di conoscere già le risposte, che avvertono lontane dalle loro inquietudini, dalle loro ansie e dai loro problemi. E allora si affidano a un ascoltatore lontano, che prende a dialogare con loro, non per risolvere i loro problemi, ma per offrire un altro punto di vista che li faccia apparire meno drammatici e insolubili.

L’altra adolescenza. Handicap, divorzio e ruolo sessuale. Quali
modelli?
Tilde Giani Gallino, Angelica Arace,
Torino, Bollati Boringhieri
Howard Gardner, Katie Davis, Marta Sghirinzetti, Generazione APP, Milano, Feltrinelli, 2013
“I giovani di quest’epoca non solo sono immersi nelle app, ma sono giunti a vedere il mondo come un insieme di app e le loro stesse vite come una serie ordinata di app – o forse, in molti casi, come un’unica app che funziona dalla culla alla tomba.”

Adolescenza. Dai dieci ai sedici anni
Arnold Gessell, Frances Ilg, Louise Bates Ames
Firenze, Giunti,

Adolescenti e morale. Trasgressione, conformismo e valori in un’età inquieta
Anna Rita Graziani, Augusto Palmonari
Bologna, Il Mulino
Michela ha 16 anni ed è una studentessa diligente. Ma un giorno è tentata dall’idea di copiare il compito di italiano, ingannando i genitori e l’insegnante che tanto la stimano. È sabato sera e Riccardo ha appena preso la patente. Gli amici lo invitano a bere: ma lui è consapevole dei rischi che corre mettendosi alla guida dopo aver bevuto. Cosa fare? Sono due esempi di scelte che quotidianamente gli adolescenti affrontano, alle prese tra bisogni e desideri personali da un lato, e principi e norme dall’altro. Come si sviluppa, in quella delicata fase della costruzione della propria identità, la capacità di pensare in termini morali? Qual è il ruolo della famiglia, della scuola, dei coetanei nel favorire o anche ostacolare, lo sviluppo morale degli adolescenti?

Dieci domande per pensare. Dialoghi con adolescenti e testi filosofici
Alessandra Ielli
Roma, Armando,
Dieci domande per pensare è la dimostrazione che la filosofia, a scuola, può essere non solo insegnata ma anche ‘praticata”. Nato da reali esperienze scolastiche di dialogo filosofico con gruppi di adolescenti, il presente volume ne restituisce il coinvolgimento emotivo, la freschezza e il gusto dell’avventura intellettuale. I temi della ricerca filosofica si presentano qui nella loro naturale forma di interrogativi esistenziali.